Come Superare un Lutto: un Profondo Dolore da Attraversare

come superare un lutto

Il lutto: una delle esperienze più dolorose e difficili che la vita possa porre sul nostro percorso.

Il dolore che possiamo provare di fronte alla perdita di una persona cara, è un’esperienza forte, viscerale e destabilizzante.

Si tratta di qualcosa che può sopraggiungere un pò per volta a causa di una malattia, oppure all’improvviso. Qualcosa che a volte appare del tutto insensato ed ingiusto. Quando a perdere la vita sono bambini, giovani, individui che potenzialmente avrebbero avuto davanti a sé tutta una vita da vivere.

Un’esperienza che se non correttamente elaborata può condizionare e modificare completamente ed in negativo, la vita emotiva e relazionale di un individuo.

Nonostante tutti siano consapevoli dell’ineluttabilità di tale evento, è qualcosa di fronte al quale non siamo mai totalmente pronti. D’altronde entra in gioco il nostro attaccamento nei confronti delle persone che amiamo, e vorremmo giustamente non dovercene mai separare.

Ma la perdita è un fase imprescindibile del nostro ciclo di vita, e prima o poi inevitabilmente ci troveremo a dover fare i conti con questo aspetto.

Si tratta di un dolore che per essere superato va vissuto e non “sotterrato. Perché se rimane dentro come qualcosa che non merita attenzione, “mangia” e pian piano logora la nostra interiorità e quindi la nostra vita.

Come superare un lutto: le tre fasi

  • In una prima fase ci si sente destabilizzati, sconcertati. Come se la nostra coscienza non fosse in grado di dare un senso a ciò che è accaduto, e rimanesse quasi tramortita. Bloccata in una condizione in cui non riesce a dare alcun significato e collocazione all’evento
  • In una seconda fase subentra un senso di fragilità, di ipocondria in cui possiamo temere ogni cosa
  • In una terza e ultima fase subentrano un senso di disperazione ed inaiutabilità. Che se adeguatamente elaborati, portano all’accettazione dell’accaduto, e al fatto di riuscire a dare una giusta collocazione alla perdita

Affinché un lutto possa essere superato ed elaborato in modo adeguato, ogni individuo quindi si troverà a passare per queste tre fasi. E a volte tale elaborazione avverrà in modo naturale, mentre altre ciò non sarà possibile. E quindi quell’evento resterà presente, e condizionerà ogni altro aspetto della vita futura.

Se infatti non riusciamo a procedere nell’elaborazione del lutto, piuttosto che andare verso l’accettazione, torniamo indietro a fasi precedenti, e a volte rimaniamo bloccati lì. Continueremo quindi a vivere le caratteristiche e con i limiti imposti da quella particolare fase, senza alcuna possibilità di trovare una soluzione.

Come superare un lutto?

Per superare un lutto necessitiamo dell’altro. Abbiamo bisogno di vivere questo dolore, condividerlo con una o più persone di fiducia.  Abbiamo la necessità impellente di non chiuderci, anche se è quello che più di ogni altra cosa desideriamo.

Quindi non abbiamo bisogno di “essere forti”, come spesso qualcuno consiglia a colui che ha appena perso una persona amata. Colui che sta affrontando questo dolore non necessità di “essere forte”, ma di tirare fuori la sua vulnerabilità, di viverla, di sentirsi accompagnato  ed accettato in questo percorso.

Perché il “dover essere forti” porta a chiudersi nel proprio mondo, e questo non favorisce la giusta elaborazione di un lutto. In questo non possiamo essere autosufficienti, abbiamo bisogno di identificare una persona, o più di una, che possa starci vicino, con cui poter parlare, per dare una collocazione a ciò che è accaduto, e provare insieme a fare ordine.

Ma soprattutto per vivere emozioni che altrimenti rimarrebbero bloccate dentro di noi, e senza alcuna possibilità di espressione.

A volte nelle storie dei nostri pazienti ci sono casi di lutto non adeguatamente elaborati e superati. E sono proprio questi eventi che del tutto inaspettatamente a distanza di anni, possono causare i sintomi e le difficoltà con cui la persona arriva.

Quindi solo un corretto superamento del lutto porterà ad un nuovo equilibrio. E in questi casi, quando il processo del lutto è bloccato, quando da tempo stazioniamo solo nella nostra realtà e nel nostro dolore, un terapeuta può indicare come far ripartire il processo, e come uscirne.

Solo in questo modo il lutto troverà finalmente una sua giusta collocazione, e non continuerà ad invadere la vita emotiva e relazionale dell’individuo. Rimarrà si nella memoria, ma in modo adeguato e funzionale.

Andrà ad occupare il posto che gli spetta, permettendo all’individuo di continuare nonostante tutto a vivere in maniera gratificante la propria vita.

Da più di 15 anni, ascolto e aiuto persone concretamente a uscire da situazioni difficili, e riprendere in mano la propria vita o con la consulenza psicologica online o presso i miei studi di Padova e Treviso.

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Dott.ssa Monia Ferretti - Psicologa Psicoterapeuta
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61 comments

  • Salve. Sono una ragazza di 22 anni. Da circa due anni, precisamente dal febbraio 2014 che soffro di depressione e ansia. Nel febbrai di quell anno ho subìto una perdita che mi ha segnato profondamente, la morte della mamma del mio ragazzo. Nonostante abbia subito molti lutti famigliari, questo mi ha segnato di più di tutti. Questa donna mi trattava come una figlia; assecondava il desiderio del figlio di farmi dormire sempre a casa loro, stavo sempre da loro a pranzo, ma soprattutto mi accoglieva sempre ogni qualvolta che mia madre mi cacciava di casa perché non condivideva il rapporto con il ragazzo. Era una vita bellissima stare accanto a quella persona. Ma da quando é venuta a mancare sto malissimo perché mi vengono emozioni e pensieri contrari e negativi rispetto a quelli che provavo quando era in vita e mi causano ansia e depressione. Da quando non c é più quella persona ho cominciato ad avvicinarmi a mia madre ma mi sento accettata da lei solamente perché adesso non la lascio dormire da sola come insinuava insultandomi e adesso sopporto la sua negatività che spesso esplode in rabbia verso i miei confronti perché vuole che lascio il mio ragazzo. Io sto male perché reprimo rabbia e il che mi causa ansia, e inoltre quando cerco di parlarle dice che io sto male perché non lavoro e perché dice che il mio ragazzo mi rende infelice. Quando mi cacciava di casa ero tranquilla di rifugiarmi a casa del mio ragazzo, mi sentivo protetta e non pensavo cose brutte di nessuno. Sono diventata apatica, anche con il mio ragazzo, che notando questo mio malessere sta peggio di me!io non riesco a parlarne con lui e con nessuno!penso anche di aver odiato quella donna e mi sento male a pensare che la odio e dentro di me mi convinco spesso che possa essere così. Mi sento male perché a volte mostravo eccessiva confidenza e falso buonismo solo per farmi accettare dalla famiglia. Mi sento male perché nutrivo un po’ di invidia per lei. Mi sento male perché prima di morire litigai con lei senza risolvere e chiederle scusa con il cuore… Sto male perché non riesco a decifrare e riconoscere i sentimenti che provavo per lei!inoltre da quando é morta non riesco piú a mettere piede in casa del mio ragazzo e spesso passo la notte in strada perché mia madre mi sbatte fuori casa perché non lavoro e sono costretta ad aspettare la mattina seguente con la speranza che esca di casa… Vorrei un aiuto su come fare per superare questo trauma e su come capire i sentimenti che provavo per questa persona…grazie

  • Deve essere dura per te! Sappi che la tua situazione se ancora ks è,e se leggerai il messaggio,è simile a tante e credi nn sei sola e l unica ke soffre; il coraggio di sopportare le sit.negativedella tua vita ti renderanno Forte!!purtroppo la vita nn và km vorremmo noi;e la famiglia in qui viviamo nn sempre è quella famiglia perfetta delle pubblicità…,sfida la vita,sfida te stesso a superare tt sempre.Ricorda che lassù c’è sempre un Dio!!!ciao e coraggio dopo la tempesta torna il sereno!!?

  • Ho perso i genitori a due mesi di distanza l’uno dall’altro. Come conseguenza ho alienato tutti i cosiddetti amici, che continuavano a cercare di rallegrarmi. E’ meglio vivere fino in fondo la disperazione, meglio se non completamente soli. In realtà ciò che mi sentivo di aver perso non erano loro, ma come io ero con loro. E questo, in fondo, rimane, anche se soltanto come forza interiore potenziale.
    Non è vero che la vita continua, come quelli che hanno paura del nostro dolore continuano a ripeterci. Inizia una nuova vita, la precedente non può esistere più.

  • Non c’è nessun dio , dio è un invenzione degli umani per cercare di non soffrire .. ho perso mia nonna due anni fa e avrei tanto potuto dimostrarle L affetto che meritava , lei è stata in ospedale per otto mesi dopo un ischemia celebrale . Si stava riprendendo , riusciva a respirare da sola , era seduta , pronta a fare riabilitazione e andare a casa … poi è peggiorata e morta nel giro di due mesi . Come faccio a credere in un dio dopo ciò ? Se dio esiste non è una brava persona .

    • Io ho perso entrambi i genitori quando avrei dovuto avere un gran bisogno di loro.
      Due anni fa ho perso mia moglie all’età di 54 anni.
      Mi trovo adesso a vivere con i miei 3 figli maschi.
      quindi in tutto siamo4 i maschi senza nemmeno una ragazza che avrebbe potuto fare
      tanto nella nostra famiglia.
      Immagina la nostra situazione di disperazione se ci riesci.
      Ma spesso per riuscire a comprendere le situazioni bisogna viverle.
      Tutti dicono di avere problemi.
      Ma se problema può essere costituito dall’acquisto di una macchina o di una casa o di un semplice raffreddore o influenza o qualsiasi malattia curabile o di tutte le cose futile che ci circondano.Dimmi
      che problema è.
      Eppure per molti questi sono problemi.
      Non si ha l’idea del dolore che certe situazioni della vita provocano.
      Dolori e sofferenze che azzerano la voglia di vivere.
      Sofferenze e pene che ti trasformano in uno zombi vivente.
      Purtroppo avvengono anche queste cose.
      io credo in Dio e lo scrivo con lettera maiuscola,e nonostante le miriadi di domande e di perchè spesso senza alcuna risposta sono convinto sempre della sua esistenza.
      Quello che non capisco e non riuscirò mai a capire è il perchè permette certe cose.
      Ma se sapessi questo sarei io Dio e ciò non è possibile.
      Dio è spirito,luce altra dimensione non percettibile.
      Nessuno lo ha mai visto,ma ha dato suo figlio Gesù per tutti noi.
      Gesù ha detto chi vede me vede il padre.
      Quindi ciò significa che possiamo percepire Dio come essenza suprema.
      Perciò aggrappiamoci totalmente a lui.
      Lui è la nostra unica consolazione l’unico senso alla nostra vita.
      Vedrai che se lo cerchi ti sarà vicino e ti condurrà mano nella mano nel corso della tua dolce vita.
      Ciao cara.

  • Ho perso il mio ragazzo 4 mesi fa. Vi lascio immaginare il mio dolore. Vi dico una cosa, cê un altra vita dopo la morte, l’ anima ci dà una seconda possibilità d’esistenza, non so ancora se per merito di Dio o della natura ma cmq non siamo robot, ricordate, l’ essenziale ê invisibile agli occhi.ci sono prove scientifiche. Ciao.

    • Ciao,
      so che questo è un vecchio commento….Ma io ho perso il mio compagno quasi 2 mesi fa….E non so in che modo tornare a vivere. Per il momento “sopravvivo”, mi alzo al mattino, mi lavo, mangio e dormo. Lo faccio per i miei genitori perchè altrimenti me ne starei sempre a letto aspettando che arrivi il mio turno.
      Sono ancora nella fase in cui non accetto quello che è successo e se solo potessi tornare indietro, di certo, cambierei tantissime cose e lui sarebbe ancora qui.
      Sono passati tanti anni….Ma se avessi voglia di dirmi come sei riuscita ad andare avanti…Come ti sei risollevata…Come sei uscita dal baratro te ne sarei immensamente grata.
      Se invece, al contrario, non avrai voglia di rivivere quanto accaduto anni fa, non fa niente. Lo capisco.
      Ti auguro una buona vita, così la auguro a tutti coloro hanno sofferto per una perdita.
      Un abbraccio
      MR

  • Tonolli Amelia /

    Il mio caro fratello è mancato venerdì 17 febbraio aveva problemi di cuore ma non potevo immaginare che sarebbe morto dalla sera alla mattina per fortuna l’ultimo suo giorno di vita son stata con lui gli ho fatto la spesa preparato la cena e pulito la cucina poi ho chiamato il suo dottore per dirgli che la mattina seguene lo aspettavo per visitarlo e decidere se farlo ricoverare l’ho salutato e son tornata a casa mia più tardi l’ho chiamato per sapere come stava e dopo un’ora mia ha richiamato lui per sapere come stavo le sue ultime parole buonanotte ci sentiamo domani invece non si è più svegliatomse solo potevo capire se avessi fatto venire prima il dottore ….oddio il dolore mi strazie la disperazione mi attanaglia ogni cosa mia parla di lui mi manca così tanto a volte mi manca il respiro e le lacrime sgorgano copiose caro fratello mio ti voglio bene come ho fatto a non capire ohhhhhh Dio mio aiutami a sopportare questo immenso dolore

    • Non devi farti una colpa di ciò di cui non hai colpa. Non potevi prevedere ciò che sarebbe successo così come nessuno può prevedere il proprio ultimo giorno. Mia nonna diceva che vita è come una cambiale che, presto o tardi, avrà la sua scadenza e dovrà essere pagata. Non è uguale per tutti e non è prevedibile. Quindi non darti colpe che non hai. Il dolore che provi è la giusta conseguenza del tuo amore per tuo fratello, ma deve anche darti la forza di uscire dalla disperazione perché lui non vorrebbe vederti in questo stato, e il pensiero che ti abbia lasciato nel sonno deve farti capire che ha intrapreso un lungo viaggio da sogno, senza sofferenza, dove può incontrarti ogni volta che ti addormenterai.

  • Amelia ,sicuramente sarebbe cmq andata così anche se tu l avessi portato dal medico o tu fossi rimasta con lui. La vita non è eterna per nessuno,ma lui sicuramente se n è andato sereno.Sereno perché aveva accanto te,per quello che gli facevi,l amore che gli davi.Mia sorella è morta di tumore 6 anni fa.Mi sono logoraTa per anni se avessi fatto,se avessi……ogni volta che ci pensavo che stavo male per gg poi stranamente o mi chiamava una sua amica o incontravo qlc che parlandomi di cose non inerenti a mia sorella mi faceva capire che cmq sarebbe andata così. Purtroppo era il suo momento e sicuramente non avresti potuto fare altro per lui.Pensa solo ad essere più serena è l unica cosa che puoi fare per tuo fratello,prenderti cura di sua sorella ora che lui non può più farlo.Un abbraccio

  • Anna bolognini /

    Ho perso il.mio compagno dieci giorni fa…è atroce il dolore che mi porto dentro…vorrei addormentarmi e non svegliarmi più. .

    • Ciao,
      ho perso la mia compagna in febbraio.
      E’ difficile spiegare a chiunque quello che ci si porta dentro, e forse non ci sono abbastanza parole per poterlo spiegare.
      Capita anche a me di non voler iniziare la giornata, ma devo resta vivo per realizzare qualche suo desiderio.
      Seguo un gruppo per l’elaborazione del lutto che mi aiuta tanto, almeno riesco a parlare con persone che sanno di cosa parlo.
      Ti mando un caro salute.
      S.

  • Ho perso mio marito una settimana fa…
    A maggio dovevamo fare 2 anni di matrimonio e come tutti gli sposini avevamo un sacco di cose in ballo (casa nuova, figli ecc).
    Il tutto è svanito da un’aneurisma non identificato immediatamente…
    Lui è morto e il suo corpo riposa in pace, sono molto credente quindi penso che lui adesso sta meglio insieme al nostro buon Dio, purtroppo io però mi sento morta su questa terra, sento che la mia vita è finita insieme alla sua.

    • ciao Elizabeth, anche io ho perso mio marito due settimane fa per una aneurisma… dopo nemmeno un anno e mezzo di matrimonio… e ho un bimbo di 11 mesi. niente ha più senso per me… sono devastata e dilaniata dal dolore… vorrei scomparire

  • Anche a me è morto il fratello 36 anni l ho visto sul letto della sua camera morto, prendeva psicofarmaci e crediamo che abbia avuto un arresto cardiaco, io ancora non ci credo, è quasi passato un mese, mi sento strana boh sballotata, mi sembra che sto sognando, non sono andata al funerale perche ‘ ho detto ai miei: se vengo spacco su tutto bara compresa e l ho tiro fuori e ammazzo tutti, l avrei fatto eccone!!! Ma onde evitare mi hanno portato via lontano 1 ora via dal paese, non vivo piu’ con la mia famiglia da 11 anni perche’ mi sono fatta una vita mia con un compagno e un figlio di 10 anni, se voglio vivere è solo perche’ c e mio figlio ma una parte di me è morta, ho sempre pensato: tanto prima o poi muoriamo tutti e mi sono detta essere molto credente mi ero promessa che se mi sarebbe successa una cosa simile ai miei genitori ( non pensavo neanche a mio fratello data l eta’) avrei voluto essere felice e non stare male perche’ se andranno via da questo mondo di merda sono sicura che lassu ‘ si sta molto meglio di qua e ha raggiunto la sua ragazza che anche lei era morta 7 anni fa di anoressia, ora sono felici io lo so ma ho paura tanta paura non so di cosa, non riesco ad andare al cimitero da quando se ne è andato ho paura e ho avuto attacchi di panico li ho sempre sentiti dire ma non mi erano mai successi… X favore chiunqua legga quello che ho scritto fatevi CURARE DA PSICOLOGI E PSCHIATRI X favore io mi sto curando se no sarei in pschiatria, purtroppo mio fratello c e stato tante volte soffriva di schizofrenia affettiva e anche mia mamma, abbiamo vissuto un infanzia orrenda a dir poco io x fortuna c e l ho fatta a venirne fuori perche’ poi sono traumi che si hanno da adulti, io ne sono uscita pregando sempre perche’ non sapevo piu a chi rivolgermi su cui contare perche’ nessuno capiva, mio papa’ era sempre al lavoro lui è una persona negativa e pessimista e a volte penso che dentro di lui ci sia il male come se fosse diviso a meta’ la parte fin troppo buona e il nervosismo che ha sempre avuto fin da quando eravamo piccoli. X FAVORE FATEVI CURARE DA PSICOLOGI /PSCHIATRI non qualunque ma cercate il piu ‘ possibile quelli bravi!

  • EZIO LA MIA MAMMA È MORTA DI CANCRO IL 23 APRILÈ. IL MIO PAPÀ L HA SEGUITA DOPO UN MESE E VENTI GIORNI NEL SONNO. .. VOLEVA RAGGIUNGERLA .MI MANCA MAMMA…

    • Ho perso mia mamma il 2 dicembre 2017 in soli 10 giorni per uno shock settico, non riesco a darmi pace e penso i continuazione a cosa avrei potuto fare sono piena di sensi di colpa anche se tutti mi dicono che nessuno poteva fare nulla….io sono figlia unica e con mamma è andata via una parte della mia vita, vorrei soltanto raggiungerla…

  • Ho perso il mio primogenito nove mesi fa: si e’ suicidato impiccandosi.
    Dopo nove mesi il dolore e ancora piu’ acuto e alcune volte faccio fatica anche a respirare, ma ho altri 3 figli e non posso lasciarmi andare, anche se alcune volte vorrei smettere di respirare.
    Per alleviare questo mio grande dolore mi sono creata un sogno e tutte le notti ritorno al 3 novembre 2016 e cambio il passato di mio figlio e dopo mi addormento.

  • Ho perso mio padre 14 mesi fa, penso x malasanita,ed è ancora piu dura accettarlo, mi manca ,vorrei raggiungerlo,non ce niente di importante,ora nulla, la mia vita è finita,vivo alla giornata ,ma sono morta con lui,che fare ,piangere,perche non. Voglio dimenticare il mio papa’, tutti i. Momenti lo penso, vivo i ricordi e spero di morire presto,ma so che non sara cosi, perche vivere se dobbiamo morire,il mio papa’ non ce piu ed è terribile ,non sapevo che si stava male cosi tanto da pensare che nulla mi fara piu sorridere.

  • II30 10 2017 MARIA IL2016 HA PORTATO VIA MIA MAMMA LASCIANDOMI UN AMARO CHE SI AMPLIFICA SEMPRE PIU FORTE OGNI GIORNO MAI PENSI CHE TI POTRAI RIPRENDERE DOPO SETTE MESI MI RITROVO CATAPULTATA IN UNA DIMENSIONE ANCORA PIU ANGOSCIATE LA PERDITA DEL FIGLIO DI 22 ANNI DI MIA SORELLA PER LA QUALE NON RIESCO A DARLE CONFORTO PERCHE MI SENTO SVUOTATA DI AMORE CHIAMO MIA MAMMA MA SO CHE NON MI PUO RISPONDERE MI RIVOLGO A DIO AIUTA MIA SORELLA DALLE LA RASSEGNAZIONE MA VEDENDO LA SUA VOGLIA DIVIVERE PERSA PENSO CHE DIO SI TAPPI LE ORECCHIE PERDONACI O SIGNORE

  • È morta una persona che conoscevo per motivi assurdi, ma quando tocca anche a me.

  • Salve
    ho perso la,mamma dopo sette anni di assistenza continua in casa di riposo e dopo continui ricoveri ospedalieri all ospedale San Carlo di Milano dove è arrivata cadavere nel suo ultimo viaggio in ambulanza.
    era un grande amore il nostro un amore viscerale fin da quando ero piccola perché la mamma mi ha sempre adorata e compresa.
    sapevo che la sua situazione era estremamente grave ma,al tempo stesso nei suoi continui ricoveri ospedalieri lei si riprende va sempre,perché la sua struttura era fortissima. Purtroppo le nuove politiche portano a far sì che i ricoveri ospedalieri per chi si avvale di un posto letto in casa di riposo siano spediti indietro come pacchi posti nelle rsa,da dove provengono.
    E questo il mio grande dolore nn la morte stessa che certe volte e una liberazione dalla sofferenza.
    io sono distrutta per il cinismo con cui è stata trattata la mia mamma perché rispedire indietro in casa di riposo il giorno di Natale una povera donna in gravi condizioni e sta una carognata.
    Adesso il mio dolore enorme e stato il non essere potuta essere accanto a lei al momento della,morte per guardarla in viso e negli occhi prima che chiudesse gli occhi per,sempre
    Non so come farò a superare tutto ciò. Lo devo fare per me per la mia salute mentale e per mio figlio.di dodici anni.
    vorrei un consiglio.
    Donata

  • Buongiorno Donata, sono un utente e non sono una psicologa. Ho perso mia nonna da poco, nonna con la quale ho praticamente vissuto assieme da sempre. Se non sei stata lì nel momento del trapasso e non è dipeso da te ma da problemi vari, sarà ancora più facile perdonarti. Ma lo devi fare a priori o non vivrai più. Anche io ho tante cose che avrei potuto fare e non ho fatto, cose che avrei potuto evitare di dire, di fare ecc. Siamo davvero persone di animo orribile? O semplicemente abbiamo fatto degli errori ma fondamentalmente siamo buone? Anche questa consapevolezza può aiutare. Assieme al fatto che tutti sbagliamo e possiamo riparare ai nostri errori, comportandoci in modo diverso, anche se con persone differenti da quelle che se ne sono andate. Con i cari rimasti possiamo essere più attenti ed evitare futili litigi, anche se si è dalla parte della ragione. Possiamo decidere di occuparci degli altri come avremmo voluto/dovuto farlo con i cari estinti, ad esempio con del tempo dedicato al volontariato. Ciao.

  • Marsjola Lulja /

    Salve, ho appena perso il mio gattino di 4 mesi per colpa di un incidente domestico, io e il mio fidanzato eravamo legatissimi a Tom e stiamo passando un momento davvero difficile.. mi dia un consiglio per poter affrontare questa tragedia

  • Buona sera,sono Alessandra ho 35 anni e ho perso mio padre all’ L’8 febbraio….. un’infaarto se l’è portato via in 5 minuti.
    Io sto impazzendo…… sono piena di calmanti…. e ho una bambina di 11 anni che amava il suo nonno,gli ha fatto anche da papà… ditemi come posso fare?! Vi prego

    • Anche io ho perso mio papà l’8 febbraio di quest’anno, ancora oggi sto male…ho dei momenti di vera depressione…sto prendendo psicofarmaci, il dolore è immenso….

  • Riccardo 02\05\2018
    SALVE, Ho perso mio padre e mia nonna e mia zia nel giro di 3 anni, mi era rimasta mia madre, abitavamo insieme dopo questi lutti ho cercato di proteggerla e creagli una sorta di “CAMPANA DI VETRO”, avevo paura che gli accadesse qualcosa, nei giorni di pioggia a volte andavo a fargli la spesa per evitare rischi perchè spesso prendeva la bicicletta. Poi purtroppo questo 11 aprile 2018 decide di andare ad una gita a Praga convinta da delle sue amiche e alle 6 del mattino un maledetto tossico la investe e uccide sul colpo mentre attraversava sulle striscie pedonali insieme ad altre persone. Un tremendo appuntamento con il destino che mi sta divorando dalla disperazione. Ho fatto di tutto per proteggerla e starle vicino e nel momento che non c’ero me l’hanno uccisa, UN DOLORE ATROCE E DI RABBIA CHE MI STA MANGIANDO L’ANIMA…

  • Ciao a tutti. Ho perso mio zio di 40 anni lo scorso 18 aprile dopo una settimana di speranza e tantissime preghiere. Ha avuto un ictus e successivamente un’aneurisma. Le due operazioni al cervello a cui é stato sottoposto durante la settimana sono state assolutamente inutili . Non so spiegarvi come mi sento. Una cosa é certa; il modo in cui guardo il mondo adesso é completamente diverso. Mi rendo conto di essere molto più menefreghista di prima, di voler fare tutto ma allo stesso tempo non riuscire a fare niente. Alterno giorni di apparente normalità a giorni di profonda tristezza. Continuo a ripetermi “perché a lui,perché il Signore ha voluto che lasciasse una bimba di 4 anni, una moglie giovanissima e soprattutto entrambi i genitori, miei nonni”. Più mi faccio domande e più temo di impazzire. Avevo un rapporto davvero meraviglioso con mio zio. Non l’ho mai ritenuto come tale, ma piuttosto come un fratello più grande. Io ho 23 anni, sono la figlia della sorella grande ed infatti, quando sono nata, lui aveva poco più di 17 anni. Soffro soprattutto nel vedere mia mamma, sua sorella per l’appunto, ed i miei nonni. Non mostro mai la mia sofferenza ai loro occhi perché non servirebbe a nulla se non a gravarli di questo altro peso. A volte parlo con il mio ragazzo ma lui obiettivamente non riesce a darmi un conforto concreto. Vorrei riuscire a metabolizzare il più possibile questa perdita perché, da allora, mi sento come in una bolla e quindi continuamente frastornata. In qualche modo non mi importa più nulla di niente. Ciò che mi ripeto é “tanto é tutto inutile perché prima o poi devo morire”. Faccio le cose per inerzia e senza più quel piacere di farle.

  • Ho perso il mio amato compagno in marzo. Ancora non ci credo che se n’è andato cosi’ in un minuto…un incidente terribile…e io sono rimasta qui tramortita e sgomenta…senza di lui la vita non ha senso…ci divertivamo insieme era allegro…ora mi guardo intorno desolata…che tristezza !!! Ma dove vanno?non vedono che siamo disperati senza di loro ? Perche’ non possiamo più’ vederli, parlare con loro x spiegare e per farci spiegare ? Perche’ vivere in questo universo e’ cosi’ crudele ? Perche’ ci sono queste leggi cosi’ spietate ? Io non riesco a chiamarla vita queste giornate di dolore…rimpianto nostalgia terribile ,senso di colpa paura noia solitudine rabbia terrore…mi rifugio nel sonno, nei sogni…

    • Laura Maccioni /

      Mi chiamo Laura , mi trovo nella tua stessa situazione ,ho perso mio marito il 5 gennaio scorso ,sono rimasta sola perché non ho figli ,sono dilaniata dal dolore non so come organizzare la mia vita è non riesco a relazionarmi con gli altri credo che la vita. Per me è finita sia finita….. è una vita Crudele

      • Ciao Laura se vuoi possiamo parlare…aiutarci…anche io sento che la mia vita non vale niente…ma continuamo a vivere….il dolore ci annienta ma…rispondi a questo mess e vediamo ciao

      • ciao… io ho perso mio marito due settimane fa e ho un bimbo di 11 mesi. sono devastata e disperata, non riesco ad accettare la realtà. avevamo tanti sogni e progetti da realizzare insieme e ora è tutto finito. una parte di me è andata via con lui…

        • Ciao serena immagino come ti senti…tutto sembra perduto…e in qualche misura lo e’..ma tu devi essere forte per il tuo bimbo…lui deve crescere tranquillo…e credo che il bimbo ti darà’ la forza che magari ora senti di non avere….coraggio lo so che e’ molto dura un abbraccio forte roxi

  • Buonasera a tutti. Ho perso il mio papà 3 anni fa… in 2 mesi si è spento lentamente e con sofferenza davanti agli occhi miei e di mamma. Cerco di non crollare ogni giorno per lei ma sono arrabbiata con il mondo… ho allontanato gli amici… perso il lavoro… ora vivo solo x la mia mamma che dopo il lutto è invecchiata 10 anni mentalmente e io non ho più nessuno con cui parlare… sono SOLA… Chiusa in casa rabbiosa e triste. Silvia

    • Giusto ma devi vivere anche per tè Silvia c’era qualcosa che facevi con papà e ti piaceva ? Continua a farlo ! Un abbraccio se vuoi scrivimi.

  • Tre anni sono trascorsi da quando vidi il corpo esanime di mia madre disteso sul suo letto.
    Lo rivedo ogni giorno, nonostante il tempo saggiamente mitighi l’intensità distruttiva del dolore, nulla può dinanzi ad una mente disagiata già in precedenza; – poiché non si affronta mai nella vita un singolo ed unico evento distaccato, nel caso il lutto, ma come l’esistenza mostra: connessioni, infinite connessioni; – ed oltre ad aver perso tanto, senza mai averlo elaborato, un anno fa ho perduto la ragazza che amavo, colei che avrei amato per sempre, come mia madre.
    Non ho ancora nemmeno 30 anni ed in testa è nitido il pensiero di una prematura dipartita lontano da questa valle di lacrime, l’ultima lacerante morsa della paura che mi accompagna da bambino e poi…pace, tra l’altro soluzione già tentata da mio fratello, e comincio a credere di avergli procurato un torto nel chiamare quell’ambulanza; nessuno al mondo dovrebbe sperimentare e sostenere un simile dolore, una simile rabbia, un odio sempre più profondo per l’ipocrisia che condanna alla solitudine esseri umani fragili sofferenti.

    • Non puoi parlare in questo modo. Anch’io ho avuto recentemente due grosse perdite, ma come non abbiamo chiesto noi di venire al mondo, non possiamo decidere quando andarcene. Deve esistere un disegno preciso per ognuno di noi e penso che solo con l’aiuto della preghiera qualcosa succederà che farà vedere altre angolazioni della vita e soprattutto lo scopo per cui siamo qui. Il dolore deve rendere più forti, non rassegnati e apatici. Credo che anche le persone che se ne sono andate o almeno la loro energia, potrà in tanti momenti aiutare e farci sentire vicini a loro anche se non materialmente. Spero tanto che riuscirai a tirare fuori la forza che hai dentro. Un abbraccio

  • ho letto con attenzione e rispetto tutte le dichiarazioni di dolore per la morte di una persona cara.A me sembra che tutti coltivino un equilibrio emotivo che si fonda e si realizza escludendo la morte, sia per se stessi, sia per le persone a cui tengono, spostando l’evento in un futuro infantile,onnipotente e magico.Tutti coloro che crescono in ambienti “sanamente” preservati dal parlare della morte , nonchè a negarla come fatalità possibile a chiunque,credono di scongiurarne l’arrivo. Ritengo perciò che il lutto, anche complicato, si incardini nella cultura familiare,abbia un incoraggiamento a svilupparsi nell’adolescenza e venga “sfidato” con ricercata provocazione a manifestarsi,dopodichè,qualora se ne esca illesi, ci si dimentica di poter morire o di poter assistere alla morte altrui.
    Mi va di citare un manifesto funebre del 1986 dove si leggeva “XY è stato chiamato dal Signore ad entrare nella sua Casa, ma noi familiari non siamo d’accordo”,

    • Mi piace molto la tua analisi con la divertente conclusione… E’ vero nessuno e’ pronto per la morte…sappiamo che avverrà per noi e per chi amiamo ma la spostiamo in quel mondo infantile e magico che dicevi….e quando succede veramente ci crolla addosso inattesa e devastante… Allora e’ un incubo che non si riesce ad accettare…un dolore atroce che continua per mesi e speriamo non per anni…io credo che non siamo preparati e la nostra cultura relega la morte in uno spazio nascosto e che riguarda sempre gli altri..q.cosa che non ci riguarda… E quando ci riguarda siamo smarriti incapaci di crederci di comprendere e accettare…la cultura orientale invece ci pensa molto e considera la vita e la morte necessarie indivisibili…dove c’è una c’è l’altra…e il dolore che ci attanaglia non necessario… Mi affascinano e il modo altro di interpretare la vita dei buddhisti mi sembra rispondere meglio alle domande che mi faccio sulla vita e la morte e se vale ancora la pena di vivere…etc. anche se cmq. Ho ancora il mio dolore profondo le loro parole mi aiutano ad andare avanti…a continuare a vivere a cercare di superare la desolazione la tristezza l’assenza…e fare qualcosa di positivo invece di soffrire e basta. Credo che non sia poco….grazie per la tua visione che condivido ciao roxi

  • quest anno sarebbero stati 10 anni di matrimonio avevamo deciso di fare un bel viaggio lasciando i nostri 3 figli a mia mamma. invece 11 novembre mio marito muore dopo 3 settimane di ospedale per un glioblastoma primitivo tumore al cervello a grappolo …..sola con tre figli ancora non capisco il perché avrò fatto qualcosa di male…. rimpiango di nn aver capito….anche se nn sarebbe cambiato nulla ….di non avergli detto quanto lo amavo. adesso mi tocca andare avanti facendo crescere al meglio i nostri 3 bambini per renderlo orgoglioso di noi.

  • leggere questi testi serve a capire cose la vita , sembra trovare un conforto per non sentirsi soli..

  • oggi ho perso mia figlia tanto amata non respiro nemmeno piu’ cosa posso fare???

    • Mamma mia ….non ho parole! Quanto dolore, povera te. Vorrei dirti parole consolatorie,ma non credo di riuscire a trovarle. Mi auguro che tu abbia altri figli x alleviare tutto il dolore che stai provando….non so…forse parlare di lei può aiutarti…raccontarla,ricordare quel che le piaceva…. mi sento così piccola rispetto al tuo dolore… non so cosa dire….

    • Buonasera Stefania. Un abbraccio

    • Il 10 marzo ho perso mio figlio amato sento la stessa cosa e credo che nessun’altra persona mi può capire più di lei.Mi sento smarrita e nn so dv sbattere la testa. Mibtrovo in un voragine di pensieri contrastati che mi sento soffocare.Non mi sono chiusa in me ma parlo sempre di lui dei suoi sogni e i suoi progetti ,non so come farò so solo che devo andare avanti per me e la mia famiglia.

  • Ciao Stefania , mi dispiace troppo … io ho perso 7 mesi fa una persona a me molto cara …Ma penso,che non ci sia dolore più grande ,della perdita di un figlio . Mi consolo pensando, che probabilmente adesso siano in un posto migliore, e che noi un giorno finalmente potremmo riabbracciarli . Spero tu possa ritrovare presto la serenità .

  • Il 7 febbraio di questo anno ho perso il mio piccolo Arturo, il mio cagnolino, stavamo insieme da 12 anni, io sono credente, so che lui ora è felice con il mio papà che ho perso quanto avevo 16 anni, quello che mi fa male è il mondo senza lui, che mi dava gioia e coraggio… Che Dio ci consoli con la Vergine Maria Santa…

  • Ciao… ho perso la mia mamma 3 giorni fa… ho 29 anni e lei me aveva 55… mi manca davvero tanto. Vivevo a casa con lei.. ora stare qui in casa fa davvero tanto male.. ogni cosa che c’è qui me la ricorda.. mi mancano i suoi sorrisi.. mi manca anche quando mi sgridava… non so come reagire a tutto questo.. ho paura del mio futuro.. ho paura a continuare ad andare avanti senza di lei.. senza i suoi consigli.. senza il suo aiuto. È il mio primo lutto.. fa davvero troppo male e ogni giorno che passa e peggio di quello seguente.. la mia ragazza mi è molto vicino e anche alcuni amici.. cerco sempre di stare in compagnia di qualcuno anche se ogni tanto rimango da soli perché non possono esserci sempre… non ho le forze neppure di lavarmi.. non riesco a mangiare e a dormire.. mamma mi manchi davvero tanto… e stato tutto così inaspettato che ancora io ti vedo in casa con me.. ti sento.. sento che tu ci sei.. vorrei avere la certezza che tu ora sia in un posto migliore.. spero che tu sia accanto a me.. spero che tu mi accompagnerai per sempre lungo la mia vita… anche se ora come ora ogni tanto penso di non voler vivere senza di te.. ti voglio bene mamma… mi manchi.. mi manchi davvero tanto…. scusami per tutto..

  • Ciao a tutti, ho 24 anni e l’8 febbraio scorso ho perso mia mamma nella notte per un’infarto che me l’ha strappata via in un batter d’occhio ad appena 50 anni, fa male non aver avuto nemmeno il tempo di abbracciarla per l’ultima volta.
    Purtroppo è molto difficile per un ragazzo della mia età affrontare la morte faccia a faccia in questo modo, mi ha completamente stravolto la vita.
    è da un mese e mezzo che non riesco a togliermi dalla testa l’immagine di mia madre senza vita, e credo che non la toglierò per i prossimi 60 anni (se ci arrivo).
    I miei erano divorziati, ma a prescindere da questo ho voluto provvedere io stesso a tutto..ho vestito io mia mamma, ho scelto i trucchi, il profumo, la bara e purtroppo, anche il posto in cui metterla..fa paura e molti non ci riescono, ma credo che se è sangue del tuo sangue, lo fai senza pensarci due volte.
    Ad ogni modo, io sento di entrare piano piano in un limbo senza ritorno, non riesco più a relazionarmi con gli altri come prima e temo sempre che la persona che ho difronte a me è l’ultima volta che la vedo, quindi cerco di cogliere ogni singolo attimo nel migliore dei modi…
    Ragazzi, so di non essere l’unico ma io non so esprimere quello che provo..a tratti la mia mente mi fa credere che è solo un brutto periodo e che passerà, che lei ritornerà..a tratti il dolore mi travolge e mi toglie il respiro.
    L’unico momento in cui sto bene è la mezzoretta giornaliera in cimitero da mia mamma a raccontarle la mia giornata e i miei piani per il futuro, sembrerà stupido ma mi fumo sempre una sigaretta perchè era così che ci confidavamo io e lei quando era viva..è veramente l’unico momento in cui mi sento liberato dal dolore.
    Provo senz’altro a parlare con gli amici, a stare quanto più tempo possibile in compagnia..gli amici certamente ti stanno accanto e ti confortano, ma sono parole che purtroppo da un certo punto di vista volano via, perchè nessuno potrà mai sostituire quel vuoto che soltanto l’amore di una madre può riempire.
    Ho seriamente bisogno di aiuto, ho paura di ammalarmi..

  • Il primo di marzo di quest’anno ho perso mio fratello, al quale ero molto legato, in un incidente stradale. Nel corso della nostra vita abbiamo affrontato molti lutti primi fra tutti i genitori in giovane età, ma l ‘improvvisa scomparsa di mio fratello mi ha completamente distrutto sia mentalmente che fisicamente. L’unica cosa che vorrei fare in questo periodo sarebbe quella di lasciare tutto, lavoro, casa, affetti, tutto mi sembra inutile, superfluo. Purtroppo ho due figlie giovani che hanno ancora bisogno di me.

  • Ho perso un figlio di 31 anni il 26 febbraio 2018 io non vivo più non dormo e penso sempre a lui 24 al giorno non c’è la faccio più cosa posso fare che medicine posso prendere mi aiuti non vivo più non esco più

  • È incredibilmente straziante leggere tutti questi racconti di perdite, ma allo stesso tempo ci fa sentire “normali”, come se questa fosse la strada da percorrere, piena di perdite e di persone che vanno e vengono. Ho perso la mia nonna una settimana fa, non credevo che perdere qualcuno che si amasse così tanto fosse così tremendamente orribile, una sensazione umana, che probabilmente abbiamo provato tutti, a prescindere da quale membro della nostra famiglia o della nostra vita fosse. Chissà se tutti quanti proviamo lo stesso dolore aldilà del modo in cui reagismo. La mia nonna per me era vita, era la boccata di aria fresca dopo il malessere delle brutte giornate, è stata la prima persona che ho imparato ad amare e che mi ha dato il suo cuore. Ho vissuto in simbiosi con lei per anni e ora che non c’è più mi chiedo davvero se ho fatto abbastanza, se tutto quello che lei ha fatto per me l’ho mai ricambiato. Sono stata con lei fino all’ultimo respiro, come si dimentica lo strazio di un momento così intensamente brutto? come può andare avanti la vita? Come si può continuare a vivere senza le persone che ci fanno stare bene? Io non so nemmeno cone affrontare questa cosa, lei era probabilmente l’Unica persona che mi conosceva fino infondo. Come si va avanti senza le persone che amiamo?

  • Leggo solo ora ma sento il bisogno di rispondere.
    Ho perso mio marito a 59 anni dopo una vita costruita insieme e da allora è finita anche la mia vita.
    Ho due figli che dopo aver studiato per anni si ritrovano disoccupati e privi di speranza. Io ho smesso di lavorare da un anno per una forte depressione, mi chiedo se fosse successo più tardi era meglio perchè sarei morta anch’io a breve, se fosse successo prima forse avrei avuto più forze per reagire, ma il mio amore non ha potuto scegliere quando morire purtroppo e la situazione è questa. Ora ho chiesto il trasferimento al lavoro nella speranza che cambiando ambiente forse riuscirei non dico a guarire ma a pensarlo di meno. Non rido più da quando è morto, non dormo e ho avuto un insieme di malanni dovuti alla carenza di difese immunitarie. Sono in cura presso una bravissima psichiatra della mia zona , ma sembra tutto fermo,perchè purtroppo non vedo fututo. Ho smesso di frequentare tutti i miei parenti perchè voglio stare solaa soffrire e perchè ora nessuno può aiutarmi, è passato quasi un anno e vedo solo lui nei miei pensieri, un augurio a tutti voi, anche se è banale dirlo.

  • E’ molto più difficile superarlo in un paese o in una città ? Ho perso di recente mio padre e non trovo gente che condivida i miei interessi non sò con chi parlare ; bisogna uscire dal solito tram tram secondo mè sennò è un disastro !

  • Abbraccio forte a tutti voi con il cuore per i vostri unici e toccanti racconti e vorrei essere vicino a tutti voi per parlarne e rafforzare e confortarvi in tutti questi sentimenti di cuore per i nostri cari, e vorrei anche io conforto per il mio dolore straziante che provo, e che purtroppo non ci sono le giuste parole per descrivere o per cancellare tutto questo gran dolore nel cuore e nelle nostre emozioni che sono morte al momento della scomparsa del nostro caro o cara e amata, io ho perso la mia amatissima sorella 46 enne nelle prime ore del 5 novembre 2019 al insaputa di tutti i famigliari è uscita di casa e raggiungendo un alto punto del Monte Titano si è gettata e suicidata, la sera del medesimo giorno sarei voluto anche io buttarmi giù dal medesimo posto per raggiungere mia sorella per stargli vicino, l’ho amata da quando eravamo bambini piccoli, è e rimarrà per sempre ogni istante nel mio cuore, sono stato frenato nel mio intento, solo perché ho mio figlio e mia nipote figlia di mia sorella che dovrò stargli vicino e al loro fianco, e soprattutto anche perché mia nipote che ha perso il padre sua anni fa’ e aveva la stessa età 46 anni, io prego solamente a Dio, a Gesù ogni giorno che possa tenere per mano mia sorella e che possa farla stare bene, e che un giorno possiamo rivederci tutti e stare ancora tantissimo bene, auguro a tutti voi di trovare conforto in qualsiasi cosa che vi faccia sentirvi vicino, anche una preghiera, una candela accesa e degli incendi e tanto amore intenso dal vostro cuore e anche offrendo qualcosa in un bicchiere o in un piatto per la perso a cara e amata, o portando dei fiori al cimitero, non voglio logorarmi dalle mille domande di cosa potevo fare per lei e anche perché non l’ho potuta salutare o salvare, ma voglio pensare che ora sta bene, e che io posso lostesso essere vicino a lei pur essendo qui e anche pensando ad una frequenza più lenta rispetto a loro, quello che conta sono i sentimenti che parlano dal nostro cuore, ciao auguri.

    • io ho perso mia nonna e non sto bene, non riesco nemmeno ad immaginare cosa tu stiaprovando…. sappi che prima o poi la rivedrai e che se anche avessi capito prima le sue intenzioni probabilmente non avresti potuto fare moltissimo. Non è colpa tua (penso che tu lo sappia). Cerca di ricordare, come faccio io, la frase:
      “La fine sarà un punto di partenza”

  • Correzione 2 errori ( ha perso il padre due anni fa’) (candele e incensi)

  • probabilmente nessuno crederà che questa sia una cosa seria, ma da circa due mesi ho perso mia nonna. Sono una ragazza di 15 anni che purtroppo è cosapevole di ciò che è successo e la mia mente non vuole accettare che lei mi abbia lasciato. <cerco continuamente la sua presenza ma appena vedo qualcosa che sembra familiare (un ciuffo di capelli biancii che spuntano dalla poltrona) mi rendo conto che in realtà è solo immaginazione. E' brutto da pensare e da credere ma spesso mi capita di sentirmi persa, mi ritrovo a sentire il bisogno di piangere da sola. Forse questo problema è dovuto al fatto che quando avevo 7 anni ho visto morire mio nonno nel suo letto, mentre gli tenevo la mano.. Il 18 gennaio 2020 stavo andando a trovare mia nonna (era arrivata da 4 giorni in casa di riposo dopo essere stata ricoverata in ospedale svariate volte) e a pranzo, mentre stavamo parlando con le sorelle di mia nonna (non le vedevamo da tanto tempo) il telefono squilla e mia mamma grida: cioè!? e poitutti avevamo capito..lei disse:"ha smesso di respirare". Non è facile spiegare tutto questo, rivivere quei momenti nlla testa mi fa stare ancora peggio. Io non so come elaborare il suo lutto, come superare tutto questo. Non ho mai voglia di fare niente, oggi sono rimasta per 3 ore chiusa nella mi camera la buio a leggere articoli su come elaborare lutti eppure non ho trovato una soluzione.
    Se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere tutto e ha una soluzione, un commento o un consiglio io aspetto, non so più dove sbattere la testa. Grazie

  • Il 9 dicembre 2019 ho perso la persona che più amavo in questo mondo, mio marito e da allora io non vivo più, nulla ha più senso e nulla mi fa più sorridere… Mi sento tramortita e smarrita, è come se vivessi in un bruttissimo sogno dal quale non mi sveglio mai. Se n’è andato via all’ improvviso portato via da un’arresto cardiaco mentre dormiva, senza aver avuto la possibilità di abbracciarlo e salutarlo per l’ultima volta. Ho sempre davanti agli occhi la scena quando l’ho trovato senza vita disteso per terra accanto al nostro letto, nella nostra casa… ha avuto la forza di alzarsi dal letto quando si è sentito male ma purtroppo non è riuscito a fare neanche un passo ed è caduto… e io non c’ero li accanto a lui ad aiutarlo. Solo dio sa quanto sto male quando penso che magari se fossi stata lì avrei potuto fare qualcosa per salvarlo, magari l’ ambulanza sarebbe arrivata in tempo e lui avrebbe potuto salvarsi… invece se n’è andato via a 44 anni lasciandomi sola, disperata e con un dolore così grande nel cuoreche mi sembra di impazzire… Lui era l’amore puro, la gioia, era quella persona che incontri quando la vita decide di farti un regalo… ho passato 15 anni meravigliosi con una persona meravigliosa e adesso che dio ha voluto portarmelo via per sempre, mi sento come se fossi morta anch’io insieme a lui quel maledetto giorno… è niente sarà più come prima, quella ragazza felice e sorridente oggi non esiste più, mi sento sola, vuota e inutile, triste e rabbiosa con la vita e con dio, con tutta quella gente che sorride per strada come se la vita fosse così bella… Mi manchi troppo amore mio, così tanto che non esistono parole per dirlo… hai lasciato un vuoto enorme dentro la mia anima che niente e nessuno potrà mai riempirlo… È terribile vivere senza di te nella nostra casa, con i nostri ricordi, con le tue cose intorno, il tuo profumo ancora nell’aria e le tue risate… dio per favore aiutami tu ad andare avanti e a non impazzire dal dolore che mi spacca l’anima e mi fa mancare il respiro. Sto troppo male… Un abbraccio forte ad ogni cuore che soffre e piange per la perdita di una persona cara… e buonanotte ad ogni persona che manca al nostro abbraccio…

  • Buonasera mii chiamo Eva, ho letto tutti i vs commenti, e se anche ci dicono che doveva andare cosi perche e la vita non si accetta la subiamo e basta…ho perso mia madre in un modo atroce cancro al pancreas inaspettato in due giorni e morta in delirio e atroci dolori..una cosa disumana, e in ospedale considerazione e tatto Zero, hanno usato mia madre come cavia, prima di morire..ho ancora una rabbia tremenda nemmeno le lenzuola le cambiavano…ma qui si va a sconfinare in un altro argomento che non e questo del lutto.
    Il brutto che pur avendo un fratello che invece di starmi vicino con una carezza un abbraccio mi ha fatto sentire l’abbraccio della solitudine e del indifferenza senza alcun apparente motivo e poi come niente fosse e sparito dalla mia vita lasciandomi sola, i parenti di mia madre gente che mi fa schifo solo a pensarli mia madre e stata lasciata sola l’unica persona accanto a lei in vita e morte con il cuore strappato ero io
    A distanza di ormai un anno il dolore insieme alla rabbia non e sparito ma si e incrementato giorno per giorno e li non posso fare niente , solo accettare quel dolore come ormai parte della mia vita. Tutte le sere prego per mia madre che ilsignore le dia tutto l’amore e l’affetto che non ha avuto in questa vita ….MAMMA SEI SEMPRE NEL MIO CUORE E ALLE PERSONE FALSE E IPOCRITE DEI SUOI PARENTI COMPRESO MIO FRATELLO UNA PAROLA..VERGOGNATEVI

  • Ho perso mia moglie il 28 febbraio a colpa del Cancro dopo 27 anni di amore e 2 anni di malattia.
    Sono rimasto da solo con 3 figli piccoli
    Ancora oggi dopo 187 giorni ancora non riesco a sanare minimamente la ferita che ho.
    Porto un enorme responsabilità con me, far crescere i miei figli così come avrebbe voluto mia Moglie Sara.
    I primi giorni dopo la sua morte sentivo in giro ancora la sua presenza, il profumo, dei rumori ora è un pò di tempo che non sento più nulla ed è devastante,
    Ogni mese le dedico una messa in chiesa.
    Cerco di fare tutto il possibile come se eli fosse ancora qui con me, ora che mi sto rendendo conto che non la vedrò più con me, mi sento ancora più perso.
    Davvero non so come accettare il Lutto ed andare avanti

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