Il lutto: una delle esperienze più dolorose e difficili che la vita possa porre sul nostro percorso.
Il dolore che possiamo provare di fronte alla perdita di una persona cara, è un’esperienza forte, viscerale e destabilizzante.
Si tratta di qualcosa che può sopraggiungere un pò per volta a causa di una malattia, oppure all’improvviso. Qualcosa che a volte appare del tutto insensato ed ingiusto. Quando a perdere la vita sono bambini, giovani, individui che potenzialmente avrebbero avuto davanti a sé tutta una vita da vivere.
Un’esperienza che se non correttamente elaborata può condizionare e modificare completamente ed in negativo, la vita emotiva e relazionale di un individuo.
Nonostante tutti siano consapevoli dell’ineluttabilità di tale evento, è qualcosa di fronte al quale non siamo mai totalmente pronti. D’altronde entra in gioco il nostro attaccamento nei confronti delle persone che amiamo, e vorremmo giustamente non dovercene mai separare.
Ma la perdita è un fase imprescindibile del nostro ciclo di vita, e prima o poi inevitabilmente ci troveremo a dover fare i conti con questo aspetto.
Si tratta di un dolore che per essere superato va vissuto e non “sotterrato“. Perché se rimane dentro come qualcosa che non merita attenzione, “mangia” e pian piano logora la nostra interiorità e quindi la nostra vita.
Come superare un lutto: le tre fasi
- In una prima fase ci si sente destabilizzati, sconcertati. Come se la nostra coscienza non fosse in grado di dare un senso a ciò che è accaduto, e rimanesse quasi tramortita. Bloccata in una condizione in cui non riesce a dare alcun significato e collocazione all’evento
- In una seconda fase subentra un senso di fragilità, di ipocondria in cui possiamo temere ogni cosa
- In una terza e ultima fase subentrano un senso di disperazione ed inaiutabilità. Che se adeguatamente elaborati, portano all’accettazione dell’accaduto, e al fatto di riuscire a dare una giusta collocazione alla perdita
Affinché un lutto possa essere superato ed elaborato in modo adeguato, ogni individuo quindi si troverà a passare per queste tre fasi. E a volte tale elaborazione avverrà in modo naturale, mentre altre ciò non sarà possibile. E quindi quell’evento resterà presente, e condizionerà ogni altro aspetto della vita futura.
Se infatti non riusciamo a procedere nell’elaborazione del lutto, piuttosto che andare verso l’accettazione, torniamo indietro a fasi precedenti, e a volte rimaniamo bloccati lì. Continueremo quindi a vivere le caratteristiche e con i limiti imposti da quella particolare fase, senza alcuna possibilità di trovare una soluzione.
Come superare un lutto?
Per superare un lutto necessitiamo dell’altro. Abbiamo bisogno di vivere questo dolore, condividerlo con una o più persone di fiducia. Abbiamo la necessità impellente di non chiuderci, anche se è quello che più di ogni altra cosa desideriamo.
Quindi non abbiamo bisogno di “essere forti”, come spesso qualcuno consiglia a colui che ha appena perso una persona amata. Colui che sta affrontando questo dolore non necessità di “essere forte”, ma di tirare fuori la sua vulnerabilità, di viverla, di sentirsi accompagnato ed accettato in questo percorso.
Perché il “dover essere forti” porta a chiudersi nel proprio mondo, e questo non favorisce la giusta elaborazione di un lutto. In questo non possiamo essere autosufficienti, abbiamo bisogno di identificare una persona, o più di una, che possa starci vicino, con cui poter parlare, per dare una collocazione a ciò che è accaduto, e provare insieme a fare ordine.
Ma soprattutto per vivere emozioni che altrimenti rimarrebbero bloccate dentro di noi, e senza alcuna possibilità di espressione.
A volte nelle storie dei nostri pazienti ci sono casi di lutto non adeguatamente elaborati e superati. E sono proprio questi eventi che del tutto inaspettatamente a distanza di anni, possono causare i sintomi e le difficoltà con cui la persona arriva.
Quindi solo un corretto superamento del lutto porterà ad un nuovo equilibrio. E in questi casi, quando il processo del lutto è bloccato, quando da tempo stazioniamo solo nella nostra realtà e nel nostro dolore, un terapeuta può indicare come far ripartire il processo, e come uscirne.
Solo in questo modo il lutto troverà finalmente una sua giusta collocazione, e non continuerà ad invadere la vita emotiva e relazionale dell’individuo. Rimarrà si nella memoria, ma in modo adeguato e funzionale.
Andrà ad occupare il posto che gli spetta, permettendo all’individuo di continuare nonostante tutto a vivere in maniera gratificante la propria vita.
Da più di 15 anni, ascolto e aiuto persone concretamente a uscire da situazioni difficili, e riprendere in mano la propria vita o con la consulenza psicologica online o presso i miei studi di Padova e Treviso.