Rapporto di coppia in crisi? Gli ingredienti giusti per migliorarlo – Parte 1

rapporto di coppia

Quali sono gli “ingredienti” giusti per avere un buon rapporto di coppiaParlando di ingredienti potremmo utilizzare una metafora culinaria.

Per poter preparare un buon piatto occorre utilizzare gli ingredienti giusti, e occorre anche dosarli in modo adeguato altrimenti rischiamo di rovinare tutto, non credi?

Mangeresti un piatto troppo salato, o troppo dolce? Troppo cotto o poco cotto? Penso proprio di no o comunque faticheresti a farlo e verrebbe meno tutto il piacere!

Lo stesso principio vale nel tuo rapporto di coppia.

Un rapporto di coppia felice, per essere tale necessita di vari accorgimenti, e occorre questi siano presenti nelle giuste dosi.

Naturalmente dovete crederci entrambe, parliamo di un rapporto composto da due persone, quindi se ciò avviene a senso unico non funziona.

Rapporto di coppia in crisi? Ecco 10 consigli utili 

  • Accettare le differenze e mediare

È indubbio che uomini e donne siano diversi. E non è solo una questione di sesso ma siamo tutti diversi nel carattere, nel modo di vedere le cose, nel modo di comportarci ecc.

Tu e il tuo partner sarete simili per certi aspetti ma molto diversi per altri. Le differenze sono da un lato un punto di forza perché arricchiscono il rapporto, tuttavia a volte possono causare problemi e divenire terreno di scontro.

Cosa puoi fare? Occorre mediare, e cercare di trovare un punto di incontro che vada bene ad entrambe. Se uno dei due o entrambe vi ostinate a non volervi minimamente spostare dalla vostra posizione, naturalmente questo non funziona.

Stare assieme implica mettere ogni giorno in atto un’opera di negoziazione, ognuno fa un piccolo passo verso l’altro. In questo modo nessuno prevale e tutti è due vincono! Perché se la coppia sta bene, vince la coppia, quindi vincete entrambe!

  • Parlare

Parlare è uno degli ingredienti più importanti, se desideri avere una relazione di coppia soddisfacente e duratura!

Oggi nonostante il grande caos che ci circonda ovunque, in realtà c’è poca comunicazione, e questo non è affatto positivo!

Ti sarà capitato di non dire quello che pensi, di non far presente un tuo bisogno, non aver detto qualcosa che ti ha infastidito, non aver affrontato una discussione scomoda, ecc.

Questo modo di fare se reiterato nel tempo, può portare a grandi problemi. Infatti il non detto nel tempo può trasformarsi in qualcosa di più grande, in un malcontento di fondo e andare ad incrinare il rapporto.

Quindi parlare, parlare e sempre parlare…

Il non parlare è causa di molti problemi! Non parlando ognuno rimane chiuso nella propria posizione, nel proprio mondo, non sa cosa pensa l’altro. Tutto ciò non aiuta a risolvere le difficoltà, ma fa si che inesorabilmente aumentino.

  • Saper ascoltare

Non basta parlare, occorre anche saper ascoltare, le necessità dell’altro, del rapporto, le proprie necessità.

Devi essere pronto ed aperto ad ascoltare l’emergere di nuove necessità. Molti rapporti vanno in crisi, perché uno dei due magari dice che c’è qualcosa che non va, presenta dei bisogni, ma l’altro non ascolta veramente, o non vuole ascoltare.

Perché magari sembra più facile rimandare e non affrontare qualcosa che è lì da tempo. Questo non funziona.

  • Non dare per scontato il rapporto

Una delle cose più sbagliate è dare per scontato il rapporto, non impegnarsi più perchè tanto l’altro c’è.

Se tieni al tuo rapporto, evita di dare per scontato il tuo partner! Anche se il vostro è un rapporto consolidato da tempo, l’altro ha bisogno di attenzioni, di sapere che per te è importante, ha bisogno di essere corteggiato, necessita di essere riconosciuto come una persona che veramente conta nella tua vita.

Puoi dimostrarglielo sia a parole, che con piccoli gesti che saranno certamente molto apprezzati.

  • Prendersi il proprio spazio

Un buon rapporto di coppia per essere tale, necessita anche di un pò di sano egoismo. È sano stare si assieme, condividere delle cose, ma prendere anche dello spazio per sè (frequentare degli amici, avere dei propri interessi, gestire delle proprie attività, ecc.).

Fare sempre tutto assieme non è funzionale alla salute del tuo rapporto. Può sembrare la soluzione ottimale, ma poi si arriva al punto in cui l’equilibrio si incrina.

Prendere del tempo per se stessi assicura un rapporto duraturo, sano che verrà arricchito e nutrito ogni giorno dal contributo di entrambe i partner (prendere fuori e portare nel rapporto).

Non fare questo significa portare il rapporto ad impoverirsi giorno per giorno!

Continua…

Dott.ssa Monia Ferretti - Psicologa Psicoterapeuta
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3 comments

  • Salve sono Simona 34 anni con 3 bambini fantastici un cagnolino adorabile è un marito ??
    Da qualche anno non andiamo più d’accordo,perché io personalmente non mi sento più rispettata e di conseguenza più amata…ho sempre pensato di essere una madre eccezionale è una moglie servente…un po’ geisha diciamo….i primi anni era fantastico,ma adesso mi sento solo una schiava…sono in concedo parentale inattesa di trasferimento da catania a Modena,lui ha un’azienda di autotrasporti con la madre…questo lavoro purtroppo non da la giusta retribuzione dato i periodi che corrono….io infatti sono molto decisa ad affrontare il viaggio” sacrificante ”
    Lui non lavora tutti i giorni,ma la buona parte della giornata la passa fuori o al bingo o alla sala giochi …ama molto le slot qualunque essa sia!!!sotto casa….quando la mamma lo chiama scappa per accompagnare anche lei al bingo…..a pranzo arriva alle 13:00 13:30….si accende la sigaretta e si mette fuori al balcone,curiosando sul telefono…mi domanda cosa preparo X pranzo…si siede mangia…si riposa”perché ovviamente è stanco…..e guai a chi lo disturba!!!!!…verso le 16 si alza si prepara il caffè e mi dice-sto scendendo a fare una schedina di calcio,vediamo se posso vincere qualcosa!!!-….scende e verso le 21 sale,e se mi trova stanca senza sorriso ha il coraggio di dirmi-ma che ti è morto il gatto?!-….tutti i giorni……….a casa non da una mano (io sono la donna è lui un uomo )ai bimbi ci penso io di tutto e per tutto….a preparare da mangiare devo pensarci io,a meno che lui non porta cose già pronte…..se fa la doccia lascia tutto in giro,se vede una cosa a terra non la raccoglie…perché in tutto ciò ha sempre il telefono in mano…o con Facebook o con qualche gioco…..se piange il mio piccolo di 6 mesi e ho la pentola sopra…lui non si muove…io e i miei figli stiamo tutto il giorno insieme a casa..non se li porta mai fuori perché i posti che frequenta non sono adeguati,a fare la spesa vado io con tutti i miei piccoli….a salire la spesa a casa e sistemarla ovviamente ci penso io……….sessualmente parlando…non mi cerca mai….quando lo fa vuole vedere i film porno….io infatti non raggiungo mai piacere…anche perché’ ho i miei tempi…vorrei essere corteggiata è presa mentalmente….lui invece va dritto al sodo con i film…
    difficilmente mi trucco,anche perché raramente mi porta in giro,quando lo faccio lo faccio prima di tutto X vedere una sua reazione….l’unica cosa che Sa dirmi….stai perdendo tempo ma dove ti credi che stiamo andando?!!!!!
    Ci sarebbero tantissime altre cose da aggiungere,ma credo che si possa trarre già un buon frutto!….quando provo a dire che non può stare tutto il giorno fuori e io tutto il giorno a casa a fare X 4!!!!lui mi risponde che deve portare soldi a casa!!!quindi è permesso!!!gli dico che secondo me questo non è amore nei miei confronti….e mi risponde che a questora non avrebbe fatto 3 figli!!!…gli dico che non mi cerca mai sessualmente…e mi risponde -perché tu mi cerchi?!-….eppure un tempo eravamo molto affiatati…quasi una cosa sola…bastava uno sguardo X capirci…poi siamo entrati nel vortice della solita routine…e da quel momento ha sempre di più…iniziato a prendersi i suoi spazi….devo aggiungere che 1 anno fa è mancato il padre….e sta soffrendo moltissimo…non lo da a capire ma io percepisco perfettamente….la prego mi dia un consiglio….ho provato molte volte a ricominciare…a trovare sempre una scusa plausibile….ma oggi non so più che fare…e vorrei lasciarlo ,vorrei prendere i miei spazi…vorrei avere qualche amica…-lui sostiene che è meglio non fidarsi di nessuno quindi meglio non frequentare nessuno-!!vorrei un po’ di tranquillità che ad oggi la sua persona non mi da più….

  • Salve mi chiamo Andrea e ho 31 anni.
    Convivo da 6 anni con la mia fidanzata (29anni) che ha 2 bambine da una precedente relazione fatta di aggressioni sia fisiche che mentali esercitate dal suo ex.
    La sua infazia è stata disastrosa, una madre divorziata che l’ha portata in giro per il mondo cambiando casa e compagno di frequente e un padre che vive all’estero troppo buono per impartire regole di vita.
    Nonostante queste caratteristiche che non credo possano fare di un figlio di mafia, un mafioso, abbiamo passato i primi anni della nostra storia positivamente.
    L’ho presentata ai miei genitori ed è stata accettata, sia lei che le figlie, con tranquillità anche se i miei “abbastanza logicamente” avrebbero preferito un percorso differente.
    Si sono resi disponibili nell’aiutarci con le bambine nonostante mia madre avesse un lavoro mattiniero (4:30am), andando a prendere la piccina al nido alle 16:00. In un paio di volte ha avuto un colpo di sonno in macchina per la troppa stanchezza.
    Passavamo spesso a mangiare dai miei e la mia fidanzata ha sempre cercato di frequentarli.
    A distanza di 2 anni c.a. abbiamo deciso di acquistare casa e sono comparsi i primi schrezi: i miei genitori ci hanno dato dei soldi, io ne avevo da parte, un mutuo da stipulare, la mia fidanzata non aveva soldi.
    Ho pensato d’intestare al 100% a me, pensando di dare una forma di tutela a chi aveva investito e non rischiare problemi con riscossori, ma questo è stato visto come una mancanza di fiducia.
    Premetto che la mia fidanzata ha carattere estremamente determinato e quando si pone degli obiettivi difficilmente desiste fino a raggiungerli. Ha un uso straordinario delle proprie capacità psicologiche a volte rigirando i concetti che tentavo di esprimere come atti di una mia critica nei suoi confronti.
    La casa ora è al 50/50 e ho saputo che ad una cena con un amico, quando non ero presente, ha riferito che se l’avessi presa al 100% io, avrebbe preparato le valige.
    Il problema successivo è nato con i conti correnti, considerando fondamentale una garanzia di stabilità economica per la nuova famiglia che si era creata (era la prima volta che avevo figli, anche se non miei) ho pensato di mantenere tutto diviso aprendone uno insieme per far fronte alle spese. Preciso che la mia paura principale era equitalia. Da molti anni a questa parte il mio stipendio entra sul condiviso ma lei non percepisce reddito.
    Molte sere nei weekend andavamo in discoteca e le bimbe (4-8anni) restavano a casa da sole, le ho detto che mi creava problemi saperle senza di noi, ma ha risposto che aveva la necessità di rilassarsi ballando e di stare con me. Ho assecondato la sua richiesta.
    Ha avviato delle attività in proprio (nonostante fossi scettico) senza trarne un vero profitto e ho lasciato fare.
    E’ stata all’estero per 1 mese per rinnovare della documentazione (potenzialmente si poteva fare dall’Italia) ma ho lasciato stare perchè ritenevo dovesse avere il proprio relax dopo un percorso di vita non proprio piacevole. Io e i miei genitori abbiamo accudito le bimbe. Mentre era via è stata invitata da mia sorella, con la quale ha instaurato un gran rapporto di amicizia, ad un’esperienza con i cani che la portava via per 1 settimana c.a. dopo solo 1 settimana dal suo rientro in Italia. Anche qui non mi sono opposto per le stesse motivazioni, nonostante non fossi contento per il troppo tempo passato distante da me e le bimbe.
    Mia sorella mi chiamò per capire se mi desse fastidio e le ho detto come la pensavo, nonostante questo chiese un parere anche a mio padre che rispose dicendo che se fosse andata con la mia fidanzata non ci avrebbe più tenuto le bambine (atto che disse poi di non aver intenzione di fare).
    Al rientro in Italia la mia fidanzata fece un casino perchè riteneva che la mia famiglia avesse deciso per noi (atto che ho rimproverato a mio padre nonostante capissi per quale motivo l’avesse fatto) e che mia madre l’abbia definita una cattiva mamma (l’ho rimproverata perchè non si dice).
    Da qui i rapporti tra loro e la mia fidanzata si sono deteriorati e per ogni occasione importante (Natale, Pasqua, ecc) non voleva vederli e nemmeno che andassi a trovarli. “Loro hanno sbagliato e loro vengono a chiedere scusa” a me diceva “se tu vai da loro vuol dire che non mi difendi e vuoi stare con loro invece che con me”.
    I miei genitori ci hanno invitato a cena mandandomi un sms e la mia fidanzata non ha voluto andare perchè secondo lei avrebbero potuto scrivere a lei invece che a me.
    Durante queste tensioni ha detto che non voleva vedere i miei e non averci a che fare e se io fossi andato avrei mancato di rispetto a lei. Alla luce di questo ha accolto (anche se non condivisa) di fare una IVG su mia richiesta (nonostante io le abbia sempre manifestato la mia voglia di avere un figlio) perchè per me eravamo ancora nel pieno della ristrutturazione, condizioni economiche instabili, attriti non risolti con i miei genitori che si ripercuotevano su di noi (le ho ammesso di aver errato).
    Dopo 6 mesi ha aperto un suo bar, i miei genitori, nonostante ci fossero attriti, le hanno prestato soldi e lì ha conosciuto un uomo, padre di famiglia e fidanzato, che ha asserito che per lei avrebbe mollato tutto. Hanno iniziato a vedersi in orari lavorativi, io l’ho scoperto, ne ho parlato e ha detto che non ci ha fatto nulla ma che lui le ha promesso qualcosa che non vedeva in me: “farebbe di tutto per me”. Io penso che se ti tengo le bimbe come fossero nostre qualcosa lo faccio per te…
    Dopo qualche settimana parla con questa persona e interrompe la frequentazione.
    Mia sorella partorisce e andiamo in ospedale, le cose sembrano sistemarsi, tra loro si accordano su quando trovarsi per vederle a casa e il giorno fissato mia sorella mi contatta per disdire dicendo che ha troppo casino e ha bisogno di quiete. La mia fidanzata si arrabbia perchè mia sorella non contatta direttamente lei ma lo fa tramite me. Io sminuisco la cosa ma vengo visto come quello che parteggia per i miei e non capisce. Qui di nuovo si rompono i rapporti tra loro.
    A un pranzo mia madre mi chiede “vieni su da tua sorella?” con la mia fidanzata presente, io le rispondo di no e insiste di nuovo. A questo punto la mia fidanzata con fare aggressivo risponde che saremmo andati a trovarla solo quando mia sorella si scuserà. Qui mia madre sbotta e afferma che non verrà al nostro matrimonio in progetto a breve. Io difendo la mia fidanzata e rispondo a tono a mia madre. Si rompono i rapporti tra loro.
    Da lì a qualche settimana la mia fidanzata mi chiese cosa volessi fare per il matrimonio e le rispondo che avrei voluto parlare tutti insieme per risolvere la questione. Lei mi risponde che sarebbero dovuti venire loro a chiarire e che ci sposavamo solo se rinunciavo ai miei. Io ripeto la mia soluzione ma è irremovibile, il matrimonio salta.
    Da qui inizia un periodo pieno di rancore verso i miei, dove afferma l’indifferenza di mia madre verso di me, che se mi volesse bene verrebbe a parlare. Mia sorella una fallita. Io non mando fuori dai cxxo i miei e non difendo la mia famiglia.
    Arrivo a pensare che possa aver ragione nel suo ragionamento psicologico ma sentendo i miei capisco che non ce l’hanno con lei. Purtroppo la mia compagna affronta i problemi chiudendosi a riccio e in più occasioni ha mandato messaggi pieni di rancore/cattiveria ai miei genitori e mia sorella. Questi purtroppo creano chiusure. Siamo andati dallo psicoterapeuta che ha affermato che la mia compagna affronta le divergenze senza avere sfumature oltre al bianco/nero, che ha solo il suo punto di vista e tanta rabbia. Questa dott.ssa si è presa una bistecca dalla mia fidanzata perchè è stata ritenuta di parte avendo Lei 2 figli maschi.
    Ora ci stiamo lasciando e sono in preda ai sensi di colpa. Lei continua a scrivermi su cosa io non abbia fatto per dimostrarle il mio amore, per aver permesso agli altri d’interferire, per non averla difesa. Sua figlia più grande non sta bene con lei perchè la ritiene troppo cattiva e sebbene io non sia nessuno vuole stare vicino a me (badare che non sono permissivo).
    Io mi sento oppresso dai sensi di colpa… potevo fare qualcosa di diverso?
    La mia fidanzata nel momento in cui si scontra con qualcuno lo allontana per sempre.

  • Morris Simaz /

    Litigo e picchio la morosa

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