Fine di Una Storia: Come Superarla Efficacemente

La fine di una storia d’amore è un momento difficile. Separarsi è sempre un’esperienza molto dolorosa, potremmo dire la più dolorosa tra le esperienze umane.

Si tratta a tutti gli effetti di una perdita e come tale le emozioni che ne conseguono, sono molto simili a quelle che potremmo sperimentare durante un lutto: sconcerto, dolore, senso di vuoto…

Per questo motivo molti di noi temendo di stare nella sofferenza, decidono di andare avanti ugualmente e per lungo tempo, anche se il rapporto non funziona più.

Fine di una storia d’amore: la separazione

La separazione mette inevitabilmente l’individuo di fronte allo spettro della solitudine, del vuoto e del dolore. Comporta il dover ricominciare, il doversi mettere nuovamente in discussione e perdere i propri punti di riferimento.

E per evitare questa condizione spesso i partner decidono di restare ugualmente, pur non essendo affatto felici. O restano insieme odiandosi, o lasciandosi e ritornando sui propri passi mille volte. Continuando a reiterare un rapporto che oramai ha ben poco da donare ad entrambe.

Le storie iniziano hanno una loro evoluzione, poi a volte inesorabilmente cambiano.

I partner evolvono, i loro bisogni nel tempo non sono più gli stessi, e così ad un certo punto diviene impossibile continuare a stare assieme.

Mettere la parola fine ad una storia d’amore è difficile per entrambe sia per chi prende l’iniziativa, e soprattutto per chi si trova a subire tale scelta. A volte si tratta apparentemente di un fulmine a ciel sereno, altre è qualcosa che si continuava solo a rimandare, ma chiaro ad entrambe.

In tali circostanze parlare di colpe è del tutto inutile in quanto non si trovano mai solo da una parte, e soprattutto non hanno alcun effetto consolatorio.  E comunque possono essere tanti i motivi per cui due persone che hanno  percorso un pezzo di vita assieme, ad un certo punto non riescono più a condividere nulla.

A volte tale condivisione non c’è mai stata in quanto la storia si reggeva su presupposti differenti e molto lontani dalla condivisione, dalla crescita e dall’ avere un progetto comune.

A volte le storie iniziano per timore della solitudine, perché essendo psicologicamente poco maturi ricerchiamo l’accudimento e le cure dell’altro. O per rientrare di crediti antichi e non riscossi, come sentirci amati, capiti, sentire di valere tramite l’altro. La coppia diviene quindi una sorta di “stampella” senza la quale pensiamo di non poterci sostenere. E questo porta a volte ad accettare anche l’inaccettabile, pur di scacciare ad ogni costo la solitudine e il dover fare i conti con noi stessi.

Ma le storie che nascono e si reggono solo su questi presupposti, non hanno spesso vita facile né un evoluzione gratificante per entrambe i partner.

Sono molte le vicissitudini, ma sta di fatto che nel momento in cui una storia importante finisce dobbiamo “raccogliere i cocci”. Un pò alla volta recuperare il nostro equilibrio, e andare comunque avanti, nessuno potrà farlo a posto nostro.

fine di una storia d'amore

Come superare la fine di una storia d’amore

Occorre partire da un presupposto importante, cosa rimane quando una storia finisce? Rimaniamo noi la cosa più importante. E da questo nonostante il dolore possiamo ripartire e rinascere sempre. Questo è un aspetto centrale e da non dimenticare mai.

E per gestire il dolore cosa possiamo fare?

Il più potente antidolorifico è la condivisione. E siccome per poter condividere abbiamo bisogno dell’altro, la nostra più grande risorsa sono proprio le relazioni. Le persone a cui vogliamo e che ci vogliono bene, le persone con cui possiamo essere noi stessi, e viverci completamente.

Quando soffriamo la reazione più naturale è la chiusura, e questa è normale e per un pò può anche funzionare. Ma il dolore necessita anche di essere elaborato perché se rimane dentro a lungo ci logora, e in questo la solitudine e la chiusura da sole non aiutano.

Il dolore elaborato in solitudine può essere percepito come non contenibile, e quindi impossibile da affrontare. E in questo modo il processo di elaborazione a volte può bloccarsi.

Allora cosa fare? Come superare la fine di una storia d’amore?

Abbiamo bisogno innanzitutto di prenderci cura di noi, dei nostri bisogni e di confrontarci con persone con le quali abbiamo una relazione gratificante. Dobbiamo portare fuori la rabbia se di questa si tratta, o il dolore, o il senso di vuoto. E condividere anche bei momenti di confronto, di svago, con coloro che ci apprezzano e ci vogliono bene. Occorre saper scegliere anche le persone giuste che sappiano e siano disposte ad accompagnarci.

Tutto ciò un pò alla volta porterà le nostre emozioni ad evolvere e a cambiare in meglio. Dobbiamo concederci del tempo naturalmente, ma solo così la nostra sofferenza troverà la giusta collocazione.

Superare la fine di una storia d’amore è possibile, e nonostante il dolore possiamo tornare ad avere fiducia a  stare bene e ad innamorarci.

Da più di 15 anni, ascolto e aiuto persone concretamente a uscire da situazioni difficili, e riprendere in mano la propria vita o con la consulenza psicologica online o presso i miei studi di Padova e Treviso.

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Dott.ssa Monia Ferretti - Psicologa Psicoterapeuta

59 comments

  • Salve, sono un ragazzo gay di 32 anni. Il 21 Agosto scorso sono stato lasciato dal mio compagno dopo 7 anni di convivenza. Sono passati quasi due mesi e sono sempre più distrutto. Per motivi economici e gestionali viviamo ancora nella stessa casa fino a gennaio prossimo, ma non dormiamo isieme. Lui si è innamorato di un’altro ragazzo, con il quale ci sta insieme dal giorno della rottura (se non prima).
    Io non so più come fare. Lui si sente libero di comportarsi come se fossimo stati mai insieme, sta sempre al telefono, Skype, cerca di parlarmi del suo nuovo ragazzo.. va bene che gli ho detto che posso anche capirlo e che al cuor non si comanda, ma la mia dignità è davvero sotto i piedi. Non riesco più a sopportare di fare lo spettatore del suo spettacolo. Sto morendo dentro.. purtroppo insieme alla rabbia c’è ancora del sentimento, perché anche se sono passati due mesi per me è se fosse successo ieri..
    aiutatemi vi prego.

  • Lo so che è dura ma devi ricominciare ad amare te stesso e non a considerarti come un appendice subalterna di un’altra persona che evidentemente non ti ama più. Pensa a te stesso e al fatto che non meriti di essere sfruttato e calpestato nei tuoi sentimenti. Riprenditi te stesso la tua vita e la tua dignità. Vattene da quella casa, taglia ogni rapporto è da lì ricomincia. Ma non tornare più indietro. Fissa dentro di te cosa vuoi dalla vita e da un rapporto è vai verso quello.

  • Aiutoooooooooo

  • Salve , io sono in uno stato che mi trovo in un labirinto e giro giro senza trovare l’uscita .. la mia ragazza era ed è ancora deppressa .. stavamo insieme da 5 anni ,, siamo stati nel bene e nel male . Non ci siamo potuti mai lasciare .. il giorno che io ho capito cosa voglio fare con lei e ho deciso finalmente di aprire il mio cuore e parlare del nostro futuro : lei ha detto che c’è un altro … sono successi troppi casini ,, tutti sono venuti a saperlo .. le famiglie si sono messi in mezzo … lei sembrava che mi volesse ma non voleva dirmi neanche se mi ama o no .. non mi ha dato nessuna risposta .. non so neanche se mi ha tradito o no .. ora sono 10 giorni che io vivo nel mio inferno che ha creato lei X me .. nonostante tutto , lo cercata , sono andato da lei ,, nn è venuta .. diceva non sono in condizioni di parlare .. non ha apprezzato nulla .. ho chiesto di poter parlare senza bugie o nascondigli , di rompere questo silenzio .. non mi viene in contro .. non mi cerca , non mi dimostra nulla .. mi sembra di morire ogni giorno di più .. so che ormai non si può fare nulla X tornare indietro però perché io sono convinto che vederla , avere notizie sue o parlar ultima volta mi faccia bene ?? Lei si è chiusa in casa , non esce resta sveglia tutta la notte .. io non riesco accettare che abbia potuto dimenticarmi subito .. 5 anni non sono pochi … lei mi ha fatto giurare mille volte che se mi stufassi di lei dovevo lasciarla .. e ora lei ha fatto la cosa che la spaventava .. com’è possibile ?? Senza chiudere con me stava costruendo una storia di nascosto .. per favore qualcuno mi dica io cosa devo fare … ho tanta gente che mi aiuta , mi da consigli ecc ma io non riesco ascoltare nessuno e andare X la mia strada …

  • Voglio scrivere questo commento per tutte le persone che, come me , sono state lasciate e stanno cercando di riprendersi. Come tante testimonianze che ho letto, anche io sono stata lasciata da un giorno ad un altro. Litigavamo spesso e c’erano state delle separazioni in passato ma eravamo sempre tornati insieme. Mi ha lasciata in un “periodo di pace” dicendomi di non provare più amore per me, solo affetto. Sono sicura che il motivo sia solo questo, anche se quasi tutti hanno pensato che avesse un’altra. Io ho sempre creduto nella mia vita da single che una volta finita una storia era finita, inutile riprovarci. Eppure quando si è in coppia le cose cambiano, non sei più da solo e la razionalità tende a scemare. Nonostante questo, dopo l’ennesima volta in cui volevo salvare le cose e lui no anche io ho detto basta. Ho letto e riletto più volte articoli su “come superare una rottura” per trovare una qualche sorta di consolazione. Ho parlato con amici, familiari, mi sono sfogata. Eppure questo macigno sul petto lo sento ugualmente, come penso lo stia sentendo anche tu che stai leggendo. Per me è passata una settimana, un lasso di tempo infinitamente piccolo per riprendersi, eppure già qualcosina è cambiata. Questo per dare speranza a tutti. Le mie giornate sono ancora lunghe e piene di sofferenza, ma in tanta sofferenza qualche piccolo miglioramento si incomincia a vedere. So benissimo, vivendolo in prima persona, che qualsiasi consiglio, sebbene il più accurato e pieno di affetto possibile non ci riesce a tirare su di morale. Non so spiegarvi ma tutto parte da dentro. E’ un messaggio un po’ confuso perché sto ancora elaborando la cosa, ma come ho detto voglio dare speranza. Anche se ti senti vuoto e infinitamente solo in questo momento ricordati sempre che praticamente tutti ci sono passati, il più delle volte riscoprendosi migliori di prima. La cosa più snervante è il sentir dire “solo il tempo migliora le cose”. Io vorrei che si risolvesse tutto e subito. Invece sento parlare di mesi e anni, il che mi fa risprofondare nello sconforto. Ma nonostante questo non mi voglio abbattere. Secondo me aiuta non pensare né al passato né al futuro. Giusto al presente, a noi stessi , ad essere persone migliori. Non so se la mia visione tendente all’ottimismo sia dovuta alla mia età (20 anni) e al fatto che per me deve ancora tutto iniziare. Però credo che si possa desiderare di essere belle persone a qualsiasi età, che bisogna volersi bene sempre perchè in fondo l’unica persona con cui siamo veramente sempre in contatto siamo noi stessi. L’amore verso noi stessi è quello che ci riporterà alla felicità, non l’amore dell’altra persona che ormai non c’è più! Spero di essere stata d’aiuto per qualcuno, anche solo un briciolo 🙂

    • Grazie Valeria
      Grazie per le tue parole…..mi hanno dato speranza….
      Per me è presto parlare di ripresa perché è successo ieri e non ho neanche la forza di parlare….ho solo un gran dolore al petto e un nodo in gola che non va via….
      Grazie per le tue parole…..
      Spero arrivi la serenità anche per me….
      Ciao da Valeria

      • Ciao alle due Valeria,
        anche la mia storia è finita, dopo due anni e mezzo. Ci sono state difficoltà nel rapporto, lo hanno messo spesso in discussione e Ci Siamo sempre ritrovati a continuare, nonostante tutto. Lui lo voleva, come lo volevo io. Poi all’ improvviso la rottura definitiva. Lui non prova amore, non sa cosa prova..non sa che fare. Prendiamo un periodi k pausa, la solita e odiosa pausa. Lui decide ma senza dirlo chiaramente. Inevitabilmente mi faccio viva, per capire, per salvare ancora a una volta l’insalvabile a quanto pare. Ma lui è freddo, mai stato così. Si sta rifacendo una nuova vita e il pensiero che possa trovare un altra persona mi distrugge. Non si sente più legato a me. So adesso che è veramente finita. Sto provando ora infatti il vero “mal d’amore”. Vorrei spaccare tutto,sparire..tornare indietro nel tempo. Piango come una stupida, eppure ci sono già passata anni fa, dovrei aver imparato a fronteggiare le delusioni d’amore. Ma lui era perfetto, giusto per me in tutto, esattamente come l ho sempre voluto. Mi sento stupida, fragile, arrabbiata e delusa. Penso che non troverò più nessuno e che di tempo ne ho ma non poi così tanto, ho 33 anni quasi. È da inizio mese che sto così male dentro e quello che più mi distrugge è sapere che sono diventata quasi un’estranea. Anni insieme per essere poi messa da parte così. Un peso oramai anche solo per parlare e alleggerire il mio cuore. Sono a pezzi. Ma so che devo reagire, per me stessa, perché merito di essere felice, anch io.

        • cara valentina leggendo il tuo.post mi sono rispecchiato molto e mi ha fatto riflettere su come posdiamo trovatci nella vita in situaxioni fino a poco prima inaspettabili ma poi quando ti ci trovi cosi col vuoto nel cuore nella.testa e nell anima e una vera tortura che ti assilla ti leva le.forze ti mette all.angolo avoglia a sentire consigli facili degli altri ti chiedo empassato un po di tempo dal tuo post ora come ti senti ? e vero che il tempo guarisce? mi piacerebbe scriverci se possibile per condivedere

    • Valeria cara hai solo 20 anni ma sei saggia ed equilibrata… io ho 53 anni compiuti ieri ed oggi la mia storia d’amore é finita tra insulti e scenate mostruose. Era da tanto che andava male… ma per me è il fallimento della vita e alla mia età non trovi stimoli x ricominciare…. Credo che non ce la farò

      • cara mary ti capisco e nonostante tutti dicano giustamente che nn bisogna piangersi addosso di pensare positivo e tanti altri bei consigli….ma poi quando ti ci trovi te e diverso poi conta tanto.anche il.carattere e la.storia.individuale non ci sono facili tisane magari…a me sembra mi manchi il.respiro e come se fossi fuori dal.mio corpo

    • Ciao Valeria,

      sono davvero di speranza le tue parole.
      A me è successo ieri sera e non ho smesso di piangere un secondo, mi sento distrutta.
      Ho la tua stessa età e tutti dicono che evidentemente non era la storia della vita e che troverò qualcuno di migliore ma la verità è che senza di lui non riesco ad andare avanti con la mia vita. Avevamo tante idee e progetti insieme tra cui una famiglia e molto altro.
      Con lui avevo capito il significato di amare e felicità.
      Ci eravamo divisi qualche mese fa in seguito a un suo tradimento con la sua ex ma eravamo tornati più forti di prima, la cosa che purtroppo ha rovinato tutto è il mio comportamento troppo ossessivo dell’ultimo periodo che ha portato lui a stancarsi e non essere più felice.
      Vorrei potergli far capire che in realtà io non sono così, che è stato solo un momento e che può tornare a essere felice, sembra non volerne sapere ma credetemi che è cosi.
      Ci dobbiamo vedere domani sera per parlare definitivamente, se avete qualche consiglio ve ne sarei grata.
      Mi sembra di non avere più un senso io e neanche la mia vita. Non ho amici quindi sono rinchiusa tra casa e lavoro che non so che fare.

  • Ciao la mia storia è finita 4 giorni fa dopo 8 anni di convivenza e sto malissimo non riesco a reagire sto chiusa in casa a piangere… il problema è anche che lei la mia ex non ha un lavoro quindi viviamo sotto lo stesso tetto perché io non me la sento di buttarla in mezzo a una strada, abbiamo anche dei cani che in verità sono suoi ma vivono con me anche loro da otto anni e non potrei mai fare una cosa del genere… però a sto punto mi sento usata visto che lei esce e entra di casa come se vivesse da sola oltretutto si sente con un’altra. Come si fa a superare tutto questo io penso di non farcela sento troppo male fortissimo. Grazie

  • Dopo 4 anni storia finita, qualcosa avevo percepito che non andava, ma lei mi rassicurava sempre, mi chiede di restare amici, mi cerca anche, non siamo riusciti a parlare molto dell’accaduto più per colpa mia, è sempre stata una gran chiacchierona anche in quel momento preciso continuava a parlare senza tregua, poi si ferma e mi chiede come stai? Io nulla la guardavo negli occhi e l’unica cosa che ho detto è stato: mi hai ucciso, era il giorno del mio compleanno… sono passati 14 giorni mi sento un buco nel petto, vuoto, triste, non ho voglia di fare niente, non mi interessa più nulla , serve tempo lo so ma è dura, anche perché lavoriamo insieme, la vedo interagire con altri colleghi, mi sento mancare l’aria , sento la gelosia che mi assale, davvero brutto.

  • Ciao, come immaginavo non sono solo in questa situazione…
    Dell’articolo mi ha colpito (come un pugnale al cuore) questo passaggio: “A volte tale condivisione non c’è mai stata in quanto la storia si reggeva su presupposti differenti e molto lontani dalla condivisione, dalla crescita e dall’avere un progetto comune”.
    Fa male rendersene conto, dopo avere vissuto circa 9anni nella convinzione di essere una coppia (anche questo probabilmente è un errore! prima di tutto si è 2 individui, ognuno con i propri bisogni…).
    Per “noi” l’ultimo anno è stato molto difficile (non che i precedenti siano stati una passeggiata), per via dei nostri lavori, dei sui doveri di “mamma” verso i fratelli (avendo fatto l’errore di esserci trasferiti a casa di lei), delle mie cicatrici precedenti.
    Io ero (sono…) convinto che avremmo superato anche gli ultimi eventi, ma lei ha semplicemente mollato.
    Forte dietro la frase “non ti amo più” (credo la più dolorosa che si possa ascoltare), accompagnata da lacrime forse non troppo sincere, mi ha rispedito dai miei, interrompendo qualsiasi comunicazione.
    Ho già raschiato il fondo umiliandomi in ginocchio chiedendole un’altra occasione per dimostrarle il mio amore, inutilmente.
    Ora, a 40anni, dormo nella soffitta di casa dei miei, ho un lavoro che odio (per il trattamento che sto subendo e perché lo reputo una delle cause della separazione), praticamente solo, apatico, senza più voglia di coltivare le mie passioni, né di cercare compagnie (dovrei farmene di nuove, ma ormai ho perso ogni giro).
    Stasera ho un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, per capire che tipo di supporto mi può essere utile. Non voglio perdere altro tempo e ricostruire me stesso da subito. Ho bisogno di una “guida” per superare questi ostacoli. Soprattutto devo rivederla per portare vie le mie cose più ingombranti, e non voglio presentarmi distrutto, quanto piuttosto ben solido sulle gambe e a testa alta.
    Non sottovalutate questo passaggio! non abbiate paura di sentirvi giudicati o “sbagliati”, non abbiate paura di chiedere aiuto!! Fatelo solo per voi stessi, per affrontare il dolore e tutte le altre mille emozioni che si provano in questa situazione, per uscirne più forti e per potervi incamminare verso la vostra rinascita, e futuri rapporti più sani.
    In bocca al lupo a tutti.

  • Salve a tutti, io ho quasi 48 anni e la mia storia è finita a maggio scorso, ci sono stati dei ripensamenti da parte sua ma..più per se che per me… infatti abbiamo tirato avanti fino ad ottobre e poi è davvero finita. In piena crisi di mezza età di è infatuato, invaghito… o innamorato di una collega di 18 anni meno. Questa storia lui l’ha cominciata un anno e mezzo fa circa, credo… beh a me e a tutti quanti in famiglia è caduta una tegola in testa e …io ancora soffro, soffro il dolore che voi descrivete meglio di me, la solitudine e il senso di vuoto sono soffocanti in alcuni momenti, a volte credo di non riuscire nemmeno a respirare. Ho una famiglia su cui mi sto appoggiando, sto per comprare una casina per me e il mio cane.. ho tutto quel che serve per poterne uscire ma devo imparare ad adoperarlo. Devo annientare la paura del domani, del vuoto, della vecchiaia in solitudine… ho ancora da smaltire la rabbia per quello che mi è successo. Mi chiedo quanto tempo occorrerà… e non esiste risposta. Ovunque leggo che dipende da noi, senz’altro è così… ma in questo momento non sono una buona consigliera…e mi dico, va beh passerà, e mi riinabisso… ho letto che ci sono delle fasi da cui bisogna necessariamente passare, non so esattamente in quale mi trovi adesso. Di una cosa sola son sicura: bisogna trovarcisi per capire davvero ed è una lezione anche per me.
    Buona vita!

    • ciao Elle, è passato un po’ da questo tuo commento, spero tu stia meglio, io invece mi trovo nel pieno della depressione per la fine del mio rapporto con il mio compagno dopo quasi 23 anni. Ho 45 anni e anche se aceìvevamo avuto già un anno fa una crisi, sembrava superata, credevo di essere salva, invece in lui il germe dell’insoddisfazione e soprattutto di un’altra di cui si è innamorato, ha continuato a scavare finchè a gennaio è scoppiato e mi ha confessato di essere innamorao di un’altra. Io sono distrutta, ho lasciato la sua casa e mi sono trasferita in tutta fretta da mia mamma, dove ovviamente vivo malissimo perchè non è la casa che aevavmo costruito, voluto, cercato…non riesco ad abituarmi alla nuova situazione la cosa peggioren è che non rieco aprovare più nessun sentimento positivo, niente riesce a darmi un po’ di serenità o gioia. Sto cercando di conoscere gente nuova, di uscire lo stesso, ma dire che sia riuscita a divertirmi è una enorme bugia. Abituarsi a vivere da soli, mangiuare da soli tuttele sere, tutte i sabati e le domeniche a pranzo, mi pare di morire…spero che qualcuno mi dica che dopo un po’ le cose cambiano e vanno in meglio, per il momento vedo solo nero…

  • Ciao, il mio ragazzo mi ha lasciato quasi un anno fa e ne sn uscita distrutta, credo che nn proverò più un dolore così forte. A dicembre è tornato da me, anche se nel frattempo aveva avuto una storiella con un’altra, dicendo che lui mi amava ancora che aveva cercato con l’altra solamente un modo per non sentirsi solo dopo la rottura e cose varie. Abbiamo iniziato a risentirci e stavamo cercando di capire se le cose potevano funzionare di nuovo ed invece dopo 2 mesi si rifà viva questa dicendo che aspetta un figlio da lui ed io sn crollata di nuovo nella disperazione più totale e mi sembra questa volta di nn riuscire a risalire più anche se è passata solo una settimana dal nostro “nuovo” addio

  • Salve io ho lasciato una ragazza che pensavo fosse quella giusta, perchè la storia era cominciata da due mesi però sembrava che andasse tutto bene ma alla fine lei ha messo in dubbio la relazione perchè eravamo un po’ distanti in diverse città ma nonostante la distanza facevo il possibile, ho dato il massimo anche andando da lei quando potevo farlo ma non è stato ricambiato, alla fine è stato meglio cosí perchè le persone che non apprezzano gli sforzi e i gesti non meritano nulla, amici e familiari sostengono che ci sia un altro però pazienza alla fine non voglio farmi del male, ho 23 anni è voglio godermi la vita, se qualcosa è destinata a noi ci viene a cercare, certo mi sento morire dentro però nella vita si trova sempre una via d’uscita, tranne che alla morte e ne uscirò piú forte di prima

  • Salve,io adesso ho 50 anni,vissuti felicemente solo i primi 7 dal giorno che mi ero sposata ed evevo 20 anni. Sintetizzo la mia storia . Di lui mi ero innamorata perdutamente che ne avebo solo 13 di anni e lui 18.L amore forte che gia nutrivo per lui aveva gia creato in me tutto il resto del percorso della mia vita futura. Non persi tempo . Gia a 21 anni ebbi il primo figlio e iniziati pochi mesi dopo ad avere di lui atteggiamenti strani,ma quando sei follemente innamorata senza accorgertene,inizi a riempire della vita di coppia,quello che ogni tanto era la stranezza e ti inizia dentro un percorso molto complesso che da semplice moglie diventi per lui tutto quello che ti sembra che lui abbia bisogno. Iniziai a studiare per capire cosa gli prendesse in quei momenti che cambiava modo di essere,che pareva averci accanto un film horror invece che tuo marito. Io lavoravo e badavo alla casa ed ai miri figli che nel frattempo poi ne avevo due. La stanchezza fisica la accumulavo pur di non rivedere quei suoi modi strani e di notte invece di riposarmi studiavo psicologia online o psichiatria studiavo come funzionava il cervello nell uomo tentavo ogni cosa per poter esser in grado di aiutarlo e speravo ogni volta che lui apprezzasse tutto questo mio impegno x un amore grandissimo che io sentivo e che ero strasicura che se lui mi asvoltasse e accettassse di esser aiutato,saremmo potuti esser strafelici. Ma un giorno nell agosto del 1998…lui era partito x lavoro e mi aveva salutata dolcemente come faceva sempre,poi mi tel verso le 11 e mi disse: amore non stare preoccupata che oggi rientro presto.
    Io di carattere sono una combattente nel senso che ho una pazienza straenorme e niebte avrebbe potuto rovinare il mio amore tanto ero sicura di me stessa x come sapevo di esser io..che trovavo soluzione a tutto.
    Ma dopo un paio di ore quello stesso giorno..mi arrivo una telefonata strana,non ho mai saputo il nome di chi mi telefono’ ma mi disse: cerco Roberta,e lei? Io ero pietrifucata quel tono di voce non preannunciava niente di bello…si dissi io sono io,ma lei chi e scusi? Quest uomo mi disse…signora io ..io..non so come dirglielo..forse non sara’,forse potranno ..a quel punto mi assali un terrore dentro me agghiacciante e chiesi,mio marito dive e perche non mi ha tel lui? E quest uomo mi disse…Roberta ,penso sia Morto! Cosa dissi io ma e impazzuto? Aveva avuto un incidente…ed un furgone grosso mi disse gli era andato di fronte.

    Io avebo in braccio la mia bimba di 3 anni e mio figlip di 6 che era accanto a me e mi fissava…
    Non potete immaginare cosa ho provato,a momenti mi si anbebbiava la vista dal dolore atroce che mi sentivo crescer dentro tipo uno zunami di lacrime improvvise,ma poi il mio coraggio spietato prese il sopravvento e mi ripetei che niente ci avrebbe allontanato. Cirsi subito all ospedale dove seppi che era ci arrivai in un lampo con mio paste che abitavaure lontano ma che x questa emergenza tiro fuori dal salone l auto piu veloce che possedeva. Un viaggio che non auguro a nessuno, fra sorpassi e una velocita mostruosa sembrava di stare in formula uno. Arrivammo,parlai con i dittori che mi dissero subito che il morto non era mio marito ma l altro…mi dissero che mio marito era risultato senza gravi ripercussioni vusto che lui guidava un camion e che l altezza della cabina appunto lo aveva protetto. Mi avvicinai a mio marito ,ma io per lui era come se non esistessi piu. Non mi riconosceva ne mi parkava ero come trasparente..tutti se ne accorsero di questa stranezza ma tutti ducevano che era lo spavento che aveva avuto..ma in cuor mio io capivo che non era quello il vero motivo,perche parlava con tutti gli altri ma solo con me non mi disse nemmeno uno ciao amore…niente..di niente. Io fra lo spavento ricevuto da quella insana telefonata e vedere lui verso me in questo modo,ne ricevetti una sorta di potente abbandono..che mi tenni dentro anche se le lame del dolore che sentivo nel cuore mi dilaniavano. Sentii sibito un freddo gelido che mi scorreva nelle vene e il pensiero dei miei figli lasviati in custodia di mia suocera..capire che stavo riportando a casa non il marito e non il padre..ma vassape chi ora stava diventando..vi giuro che era terrifucante. Percepivo come se lui non avesse piu la sua Anima era un corpo che parlava ..ma era come se fosse in un mondo tutto suo…i miei genitori forse avevano gia capito tutto ma x mio bene mi rincuorarono ducendomi che vedrai connil tempo tornera ad esser il tuo Paolo di sempre…,ma da quel 1998 non e piu tornato come era ,per lui ho affrontato le peggio situazioni che un essere umano possa trivarsi davanti,per lui iniziai a diventare una soeta di aiuto psicologico mi confondeva nella sua mente fra un ruolo tipo infermiera,amica,e mi cercava soltanto per esser aiutato nei momenti che la sua follia si ripresentava..ho retto 15 anni…non piu vissuti felicemebte,portai avanti a sola i progerti iniziali che ci eravamo prefissati, crebbi a sola i miei figli anche se abitavamo nella stessa villa faticosamente cistruita assieme nei 7 anni felici..,i pianti accompagnavano le mie notti, l affetto lo ricevebo solo dai miei figli,ero duventata sua la donna che il ruolo di uomo di padre tutto io facevo. Lui c era fusicamente ma non piu mentalmente ,con noi non stava piu abitava nel piano superiore delka villa ,mi cercava soltanto una volta al mese x bruttisdimo a dirsi,ma x le 2 ore di letto…e guai a ribellarsi. Io avevo perso totalmente me stessa senza accorgermene ero diventata il suo giocattolo…il suo schiavo e lui non si tendeva conto che il mio fusuco stava crollando la troppa stanchezza accumulata mi aveva consumato lo scheletro..in estate i fugli me li portavo dive io lavoravo avebo preso la casa in affitto x cui divebo lavirare il doppuo delle ore x non perder tutto il guadagnato e che mi serviva x loro x la scuola e x per tirare avanti. Non mi sono mai tirata indietro il ricordo di quando era un marito bravo mi ha fatto compagnia x tanti anni.
    Ero fuera di aver cresciuto i primi due figli ero fuera di aver tenuto assieme una famuglia..anche se tale x certi versi non era x intero..,ero felice di aver realizzato i progetti che all inizio della mia storia con lui ci eravamo promessi…,ero felice che nonostante la mia fragilita ero stata una guerriera,ma tutta quella solitudine di anni edcanni interiore a me stessa,mi stava bussando dentro. Mi ero gia rivolta a vari specialisti x farmi aiutare x lui…,solo che alle sedute lui sembrava sano ed allora era come se io tutto quello che sapevo di vivere non fosse stato reale…inizuai a capire che lui mentiva alke sedute…ma non sapevo come fare x provarlo..solo cosi potevano ascoltarmi. Mi sentivo sempre piu sola ,divetti continuare a studiare x capire e capire che a furia di concentrarmi sul capire il suo problema…io non avevo piu vissuto un attimo di felicuta delka mia persona ero diventata una ricercatrice quando non mi divevo occupare dei miri figli che x loro ero presente in ogni loro bisogno ero la loro amica si confudavano di tutto con me ,ero fuera del mio ruolo di madre,ma mi dilaniava dentro il non esser stata piu felice con lui,lui che si era creato quel suo Mondo dentro il nostro,ma che a nessuno dava piu affetto. Riusvi poi a portare la prova che lui mentiva ma non lo feci x cattiveria lo feci per dimostrare a lui stesso che menture non era la soluzione x lui x guarire..ma il guaio fu che lui non capi questo mio intento positivo..inizio ad odiarmi dentro se stesso…inizio a fissarsi in un gioco online ore du ore feste compkeanni x lui non esisteva piu niente esusteva solo il suo gioco online…a quel punto dopo 4 anni che dovevo vederlo cistantemente in quel gioco io inizuai a sentire un abbandono tremendo da parte sua,anche se non mi parlava ma io lo percepivo. Non gli importava niente di me delle cose belle che avevo fatto ,non leggeva mai nemneno i miei libri che pubblicavo ,tutte ne ho provate credetemi tutte……sono una creativa x cui ho realizzato cise che una donna specie innuna siruazione tipo la mia non avrebbe mai fatto ,io lo facevo per lui..lo volevo veder contento di me di come ero e sono…ma l unica cisa che a lui importava dopo il suo lavoro era quel suo gioco….tutti i suoi dottori,nessuno era riuscito a capire esattamente cosa avesse…gli attribuirono un disturbo comportamentale ma lo ritenbero capace di intendere e volere e anzi ogni volta lui era sempre piu convinto che quello che non mostrava piu….io ne divevo prender atto e Senza Soffrire…lo dusturbava sentire i miei pianti la notte..io secondo lui non Divevo Stare male…si era letteralmente convinto che questa specie di relazione non relazione…poteva benissimo continuare e che lui doveva averci quel suo modo dustaccato…e che io non dovevo soffrire ma magari dovebo fare la mia vita..e che vita mia potevo fare? Era quella la mia vita…ma lui nemmeno mi rispondeva potevi parlargli x ore e ore,non ti dava mai una risposta stava in silenzio e poi se ne andava dalla stanza.

    Porto questa mia esperienza terrificante x farvi comprendere quello che a me stessa x capirlo mi ci e voluto 15 anni,anni che non tirnano,anni in cui ti anniebti x un fantasma,si io ho capito ieri che ho amato il fantasma del corpo di mio marito perche quello che da ormai 5 anni lui e’ ….lo sembra essere solo di fisico ma non di volto e ne tanto meno di Anima.

    Da anni io nonostante vivo in meta villa con lui e lo faccio x mio figlio si perche ebbi pure la brillante idea di averne un altro durante quei 15 anni…e sono felicisdima di averlo avuto..da anni mio figlio e’ il mio punto di ruferimento il mio svopo di vita e di lottare x continuarla,non lasciatevi Mai sopraffare dalla troppa sifferenza che certi individui ci creano dentro..ora io per lo meno non potro’ mai avere il rimpianto di non aver provato di tutto pur di vedere in lui un vero interesse verso me e verso tutto cio che assieme avevamo inizuato…,e nonostante non lo abbia mostrato, io nonostante piango ancora, ma Non Mollo,non mollo x nessuno e ho inizuato a piccoli passi a sola senza appoggio di nessuno a Risalire dal baratro che questo tipo grave di sifferenza in parte ti fa ritrovare.

    Ricordate che un rimedio esiste x tutto. Chi e in queste esperienze ,firse non lo sa, ma ha una marcia in piu’..cercatela dentro voi stessi,rispolverate i vostri hobby,iniziate a coprire la parte mancante dell assenza sentimentale con l impegnarvi in una vostra passione…cercate chi sa ascoltarvi e liberatevi di cio che vi ha creato sto macigno nello stomaco. Non servono frasi fatte x consolarvi,serve chi bi sa aoutare a risalire, arrampicatevi dentro voi stessi la scala tutti ce la abbiamo,va solo cercata..e piano piano la luce arriva e arriveranno nuovi sorrisi. Non vi duco in un giorno..ma occorre costanza occorre volonta vera di amare la vita nelle piccole cose. Esistono problemi di crescita di alcune persone e che ignari poi chi ci si ritrova…,e difficilissimo arrivare a comprendere certe situazioni specie tipo la mia..,che ho capito appunto che il suo disturbo deriva dal come sua madre lo ha impeduto nel vivere la sua vita durabte la fase della sua crescita.

    Ora che ho finalmente capito, in parte ho raggiunto il mio traguardo. Ed anche se con estrema sofferenza dovro accettarlo in me,ma mai mi arrendero’ , la parola Amare..e’ infinita e non comprende solo il sentirsi vicini un patner…e nelle grandi sofferenze dentro ci si possono trovare tesori,trsori utili x noi stessi,per migliorarci per capirci con maggiore intensita’ . Io ho scoperto il mio tesoro…e non e un patner,ma un lato di me stessa che non potevo saper di averci ,se non avessi cosi sofferto.

    Un vero amore non si scordera mai, ma l importante d ora in avanti e’ non scordarci piu’ che pure Noi stessi esistiamo. La vita e come un cerchio….si inizua da un punto e fino a che gira per formare il cerchio e’ la lunghezza di cio’ che stiamo vivendo…fino ad arrivare al punto opposto, che e il termine…ogni ciclo ha una durata,adesso che lo so,non spreco piu il mio tempo in cose impossibili,ma mi godo sin dai semplici attimi.

    I fiori nascono per esser ammirati e ricordati…ma poi pure loro hanno il loro ciclo..
    Siamo parte pure noi della Natura,dobbiamo solo imparare ad accettarne il cambiamento con un rinnovo,via via.

    Un caro saluto a tutti voi.

  • Ciao a tutti, 2 giorni fa, dopo quasi un mese tira e molla, di litigate, di parole pesanti, di errori da una parte e dall altra, è finita la mia storia d’amore, ma non una storia qualunque ma la storia della mia vita, ho 33 anni. Non sto a raccontarvi i motivi che l’hanno spinta a chiudere il rapporto, una chiusura netta, con i numeri bloccati, i social bloccati, e nessuna possibilità di contatto; ma sono qui a chiedervi come uscirne, ci tengo a precisare che per me lei era una dipendenza, una droga, in senso positivo nulla di morboso, ma la amavo piu di me stesso, per me era la piu bella dell’universo e la persona con la quale avrei voluto condividere il resto della mia vita…e il solo pensiero di non vederla mai piu, di non poterla piu baciare, abbracciare, sentire, anche solo parlarci mi fa morire dentro….non lavoro, non mangio, non dormo, la mia testa è sempre e solo li, provo a fare altro ma è come se il mio cervello in automatico rivada li, sempre ogni secondo! Il pensiero di sapere che lei non sará piu mia, nel senso affettivo del termine, ma tra tot tempo sarà con qualcun altro mi manda fuori di testa. Sono a pezzi e rischio di rovinarmi la vita se vado avanti cosi.

    • Quanto ti capisco.. se avessi dei consigli utili da darti starei meglio anche io.. ma sto cosi male che ogni mia parola per te sarebbe solo inutile.. l’amore, non so quanto ne valga la pena

      • Ciao a tutti!
        Ho letto alcune delle vostre storie e per la prima volta da quando sono stata lasciata non mi sento sola, è davvero la prima volta che mi sento capita, pensavo di star impazzendo ma a quanto pare mi sbagliavo.
        Questa “comunità” di cuori infranti suppongo dovrebbe farci avvicinare un po’ di più al pensiero “è normale” tuttavia, e penso sia così per molti, davanti a questa enorme perdita questo pemsiero passa in secondo piano.
        Io ho solo 19 anni, era la mia prima relazione, ma vi prego non sminuitela per via della giovane età, perché in questi due anni non c’è stato nulla di superficiale. Provo a farla breve, avrei una domanda.
        Ho letto di rotture di persone molto più grandi di me, ma l’età non è necessariamente un requisito per rispondere, mi rivolgo a tutti quelli che hanno già sofferto, che in questi commenti stanno parlando di una seconda storia d’amore, terza o quarta..
        Vorrei sapere, e le precedenti?
        Cos’è cambiato?
        Come avete fatto a superarle?
        Come fate a parlare e a distruggervi per un’altra persona?
        Perché davvero non capisco come si possa far entrare e uscire persone dalle proprie vite in questo modo.
        È davvero difficile da capire è come se perdessi un componente della tua famiglia tutte le volte.
        Per me almeno era questo, una persona con cui condividi tutto passato e presente, tutti i tipi di emozione possibili, come si fa a diventare estranei o comunque a fidarsi di un’altra relazione?
        Scusate per il messaggio super lungo, so che non invoglia molto a leggerlo, ma spero che qualcuno possa aiutarmi, grazie.

    • Caro Marco…è dura…..io sono in 1 situazione simile alla tua

  • Ciao a tutti!! siamo tutti dei libri ambulanti ognuno ha la sua storia da raccontare…il suo peso da portarsi dietro! la mia storia d’amore si è conclusa nel peggiore di modi: a soli tre mesi dalla tanto voluta unione civile e dopo essere ritornati io ed il mio compagno dal nostro viaggio di nozze!| lui si è innamorato di un altro uomo e nel giro di una settimana mi ha lasciato dopo 11 anni di convivenza! oggi a distanza di 8 mesi dall’accaduto sono riuscito a dirgli finalmente che non voglio più vederlo e sentirlo in quanto è ancora troppo presto e che la sua vicinanza mi reca astio e rabbia che prevalgono sul bene che nutro per lui, nonostante tutto!!!
    non è semplice non è facile soprattutto quando si tratta di una storia d’Amore con la A maiuscola dove si è condiviso ogni singolo istante! a volte ho la sensazione di non farcela di non poter resistere a questa separazione..altre volte mi sento forte come un leone… so che solo il tempo potrà aiutare ad arginare le ferite ed il dolore che si prova… tutti i nostri amici si sono divisi… chi da una parte chi dall’altra e seppure all’inizio la cosa
    mi infastidiva molto con il tempo sto imparando a comprendere che non possiamo pretendere dagli altri lo stesso atteggiamento che avremmo avuto noi… si, ritornando ad essere soli vengono alla luce alcune crepe ed alcuni aspetti della nostra personalità che in due non si riusciva a vedere in quanto ci si sente più forti e ci si sente autorizzati a guardare avanti con estrema facilità!

  • Buongiorno a tutti..dopo oltre 12 anni di convivenza in cui gli ho dato tutto lui mi ha voltato le spalle…io vivo in casa sua e mi ha detto ti do tempo questo fine mese per andartene sono confuso prendiamoci una pausa ormai di moda…e cosi con il cuore spezzato senza un perche perche continua a dirmi che mi ama mi vuole allontanare da lui dalla sua vita io ho reagito ho trovato un altra casa e mi sto trasferendo..ma non ha capito che non lo voglio piu per colpa sua sto passando le pene dell inferno …grazie davvero auguro a chi lascia la stessa sofferenza che da…e come un pugnale che ti rompe il cuore ogni giorno….spero di ritrovare me stessa allontanandomi da lui un abraccio forte a tutte le persone lasciate, tradite, deluse

  • buongiorno a tutti, la mia esperienza potrà sembrare banale per la durata ma non lo è. Ho 26 anni, ho inziato una storia con un ragazzo che faceva parte del gruppo di amici che mi ero creata qui nella città in cui mi sono trasferita per motivi di studio. con lui è nato tutto un pò all’improvviso, tutto andava benissimo, zero incomprensioni, zero litigi, compatibilità totale. Dopo due mesi inizio a vederlo strano, gli chiedo che cosa gli succede, se è felice della nostra relazione, e dopo una serie di risposte che non mi convincevano, mi dice che ha dei dubbi, mi confessa che soffre di disturbo bipolare e che avverte il bisogno di stare da solo, che non riesce a portare avanti una relazione, che ha un passato di psicofarmaci e due tentativi di suicidio, che il padre ha lo stesso disturbo e che lui non crede nelle relazioni perchè no crede che possano essere portate avanti da chi vive con questa sua condizione. restiamo un mese distanti, più che altro per capire se avverte nostche èriealgia di me. io sto malissimo, anche perchè ho un passato di delusioni sentimentali che quindi ha fatto riemergere la mancanza di fiduzia verso gli altri e la speranza nel futuro. gli chiedo di vederci per definire la situazione una volta per tutte, ci vediamo ed oltre alle stesse cose che mi aveva detto un mese prima, riesce a dirmi che non gli sono mancata, che non prova più nulla anche se sono stata la persona con cui è stato meglio,e che è meglio non mantenere nessun tipo di rapporto dato che era questo che volevo nel caso in cui lui mi avesse dato una risposta negativa. io sono morta dentro, l’ho bloccato in tutti i social perchè ho una sorta di tristezza mista a tanta rabbia, non avrei viluto reagire così e so che un giorno lo cercherò nuovamente per sapere come sta e come gli vanno le cose perchè oltre ad essermi innamorata di lui abbiamo anche vissuto un periodo di amicizia prima di inziare la relazione. mi fa male aver chiuso un rapporto che aveva delle buone basi per una storia duratura, ma ancora di più mi fa male quello che questa esperienza mi ha lasciato, ossia il non avere più speranza nel futuro e fiducia negli altri.

  • Buon pomeriggio a tutti,
    io ho 40 anni ed ho passato gli ultimi 16 della mia vita con un ragazzo che, a 24 anni, mi sono convinta di amare, per paura di restare sola, ma con la quale, lo sto capendo solo ora, non ho mai avuto alcuna possibilità. Abbiamo trascorso momenti molto belli i primi anni, ed altri molto meno.
    Capivo però che mi mancava qualcosa, che certi aspetti del suo carattere non mi piacevano, tuttavia mi sono convinta che, essendo giovani entrambi, saremmo entrambi maturati ed avremmo costruito la nostra vita insieme.
    Poi sono subentrati problemi di salute per lui, problemi di natura economica per la sua famiglia ed io mi sono presa tutto il carico emotivo di questa situazione, pur di sostenere lui….peccato però che nel frattempo mi sono annullata io, mi sono totalmente concentrata su di lui e sui suoi bisogni, perdendo totalmente di vista me stessa e quelli che erano e sono i miei bisogni.
    Ora sono sfinita, svuotata, annichilita di fronte al pensiero di quanto mi ci sia voluto per capire che questa relazione per me era diventata tossica già tanto tempo fa (complice anche una madre di lui al quale è sempre stato succube). Mi sono sempre lasciata convincere da mille promesse, mai mantenute ed ora mi ritrovo con un bel pugno di mosche in mano.
    Sarò io a lasciare, con un dolore atroce, perché almeno quello lo si conosce, mentre tutto quello che deve venire dopo no, ma è venuto il momento per me di lasciare andare una relazione che non mi renderà mai felice e che, al contrario, mi prosciuga tutte le energie vitali.
    So che dovrò affrontare la paura, il senso di colpa che cercherà di far subentrare in me, ma lui non mi ha mai vista in tutti questi anni ed è giunto il momento che se la cavi da solo.
    Io ho i miei demoni da sconfiggere (paura del domani, solitudine, perdita totale di autostima) ma nella vita a volte scatta quello che io definisco “istinto di sopravvivenza”.
    Ricominciare tutto da me è durissima, ma sono io soltanto che posso determinare la mia rinascita o la mia stagnazione……
    Spero che qualcuno si ritrovi anche nelle mie di parole e che mi auguri di farcela. Io lo auguro a tutti voi.

  • ciao a tuti, ho letto tutte le vostre storie e se sono finita qui é perché sono anche io nella stessa situazione.. peró una speranza voglio darla a voi e a me stessa. giusto 10 anni fa finiva la mia piú importante relazione: 8 anni, corna e delusioni che mi hanno portato ad una lunga depressione fatta di mille storie sbagliate, di cedimenti verso alcol e droghe e un periodo (breve) di anoressia… ci ho messo moltissimo a riprendermi (almeno 3 anni) ma poi ad un certo punto, senza che potessi spiegarmelo, ho comicniato a respirare di nuovo e a trovare piacere e gioie in altre cose: ho copminciato a fare dei viaggi di gruppo, ho visto dei posti meravigliosi e conosciuto altre persone che soffrivano come me o erano serene e da ognuno ho provato a imparae qualcosa. Fino a che, 4 anni fa (quindi 6 anni dopo la rottura), mi sono innamorata di nuovo…. non demordete, credeteci, vi giuro che se lo volete davvero, ad un certo punto starete bene. é quello che vi auguro con tutto il cuore (quel poco che mi é rimasto integro). Ed é quello che auguro a me. NON MOLLATE!

  • Buongiorno a tutti… sono devastato dalla fine della mia relazione che durava da 9 anni e lunedì sono stato mollato!!! X carità, sapevo che poteva succedere, finiscono anche i matrimoni di 30 anni quindi siamo tutti a rischio, ma la cosa che mi fa star male da morire e non riesco a vedere via d’uscita è il fatto che ho saputo che durante il nostro fidanzamento lui ha avuto una relazione parallela di 8 mesi e da circa un anno si sta già vedendo con un altro ancora… ho perso la fiducia in tutti anche xchè tutte le persone che frequentavamo sapevano e mi facevano tutti la bella faccia davanti x poi deridermi e prendersi gioco di me alle mie spalle… non so cosa fare x uscire da questa crisi, pianti continui giorno e notte e non ho nessuno con cui posso confidarmi e sfogarmi, sto tenendo tutto dentro ma non ce la faccio più!!! Sto male da morire… ?

    • Salve a tutti, ho 47 Annie e dopo 7 anni di matrimonio , 3 di fidanzamento e Una casa in comune con mutuo , mia moglie 15 giorni fa mi ha lasciato ed è tornata dai suoi genitori . C erano state tante avvisaglie ed erano ormai 4 mesi che le discussioni e i litigi erano all’ ordine del giorno , ultimamente poi le dava fastidio tutto ciò che dicevo e facevo mi accusava, addirittura poi mi insultava così se ne è andata . Io ovviamente sto molto male, mi sento un enorme vuoto dentro , lei nonostante tutto mi manca molto, era tutto il mio mondo l ho amata e la amo ancora . Ho provato a contattarla per proporle di rivedere il nostro rapporto in modo nuovo, di fare un percorso diverso , ma da parte sua non c è volontà di riprovare , non mi chiama e non si fa sentire , dice che vuole stare da sola. Ora ho iniziato la psicoterapia per provare a uscire da questo dolore . Sono solo , i miei amici sono tutti sposati con figli e hanno naturalmente la loro vita . Mi sento fallito , non ho voglia di andare e fare nulla . Vorrei stare con le persone ma allo stesso tempo non mi va .

  • Buongiorno amici, lo dico perche’ siamo tutti nella stessa situazione e decidiamo di affidare a questo sito le nostre ansie, emozioni, frustrazioni. dopo 15 anni di matrimonio e tre bambine , mia moglie mi ha comunicato che voleva finire il nostro matrimonio , le solite frasi fatte come mancanza di comunicazione , apprezzamento nei suoi confronti ecc.ecc. cose che ho recepito e condiviso ma cose su cui si poteva lavorare visto che vi era , anche per sua ammissione ancora amore ed apprezzamento nella coppia, cosa che poi ha anche confermato la psicologa a cui ci siamo rivolti. la verita’ come spesso accade era molto piu’ semplice, lei aveva incontrato in altro, e in maniera manipolativa ha cercato di sottolineare le cose che non andavano nella coppia con tre bambine piccole come la cause del suo allontamento! ora mi ritrovo a gestire le emozioni il fatto di come aiutare le bambine a superare una cosa terribile come la separazione , il fargli capire che questa e’ la prima lezione di vita dove impareranno che l’amore non e’ sempre e soffriranno gia a questa giovane eta’ , cosa che mi turba piu’ di ogni altra cosa. la mia piu’ grande sofferenza e’ lo scoprire come oggi le persone , nello specifico , mia moglie abbiano un senso di egoism cosi’ spiccato dal poter metter loro stessi al centro della vita e gli altri ai margini , certo non si puo’ stare insieme per amore dei figli o per facciata rispetto alla societa’ ma lo squallore di come si e’ comportate mia moglie nel cercare ossessivamente di scaricare le colpe del fallimento su fattori che non erano le vere ragioni mi ha distrutto. sono certo che tutti noi , che abbaimo scritto su queste pagine ritroveranno una via, sono anche convinto che la tristezza di chi e’ stato lasciato potra’ seguirci per tanto tempo o forse per sempre. E’ vero non esistono cure miracolose per come ci sentiamo pero’ mi permetto di dire , che dai commenti che ho letto siamo persone sensibili, persone che credevamo negli altri , sicuramente abbiamo sbagliato anche noi nel rapporto ma forse dovremmo pensare che abbiamo una forza interiore notevole, che non siamo noi quelli “sbagliati” ma gli altri quelli che ci hanno lasciato , vedo tanta fragilita’ ed egoismo in persone che pensano di essere coraggiosi di innamorarsi di un altro/a e fuggire creando la loro felicita’ sull’infelicita’ di altri,

    • Ciao Fabrizio, ho letto il tuo commento e con dolore mi ritrovo a vivere una situazione praticamente identica. È passato un po di tempo per te: come sta andando? Cosa devo aspettarmi nel prossimo futuro? In bocca al lupo a te e a me

  • Marco marano /

    Salve dopo 5 anni mi a lasciato lei perché dove lavoravo non mi pagavano praticamente se ne uscita cosi che non vedeva un futuro e che non sa cosa voleva che non sa se mi ama o 26 anni o sempre lavorato la mia famiglia mi a sempre dato l’educazione e rispetto dopo tutto quello che o fatto per lei e finito tutto nel vuoto e una settima o chiamato anche i miei ex suoceri perché erano allo scuro di tutto lo fatto x rispetto ma ora non so che fare e un amico che un fratello mi sta sempre con me 24h24 la mia famiglia ma dentro di me mi sento vuoto help please

  • Ciao … oramai sono quasi 20 gg che se ne è andato . Convivevamo da 10 anni… eravamo due separati , lui stava in casa mia coi miei due figli . Il problema più grande del nostro rapporto è la sua famiglia , la figlia che del precedente matrimonio che -come la madre- non ne voleva saoere di me, i suoi genitori che erano interessati solo alla nipote . E così in questi anni si litigava spesso perché io cercavo di congiungere le cose nel timore che più il tempo passava più c’era il rischio che queste due vite separate me lo portassero via … era l’unico motivo per cui si litigava, per il resto andava bene …ma in quel giorno nulla di tutto questo è uscito dalla sua bocca . Un semplice” mi spiace mi sono disinnamorato .. come è successo con kamiaex moglie ora è successo con te. Ti voglio bene ma anche a lei voglio bene mano. Ti amo più” io a momenti svengo poi prendo tempo dico “vado a fare la doccia “ poi scendo in cucina e lui se ne è andato. Punto . Il mattino l’ho cercato al telefono ma lui mi ha buttato giù . Poi non l’ho più richiamato . In questi giorni ha scritto due volte a mia figlia per chiedere come sto, ma ribadendo che non mi ama più . E l’altro ieri a me sempre per chiedere come sto … ma come cavoli vuoi che stia? Farsi sentire per fare domande cretine allora tanto vale che stai in silenzio !
    Non ha però portato Via tutte le due cose e le ghuavi non me le ha ancora restituite … questo non l’ho capito … forse di sente in colpa e non vuole farmi altro male … forse aspetta che io stia meglio … boh … però vi adicuri che è dura e che se anche su dice che capire non serve a nulla oggi vorrei solo capire e tornare indietro …

  • quando finisce una storia d’amore non ci sono solo un lui e una lei coinvolti, ci sono anche altre persone, altre perdite che nessuno considera.
    Non è finita la mia storia d’amore ma quella di mia figlia, ma ormai anche io ero coinvolta, vacanze insieme, progetti, anni di familiarità spariti, anche i miei sentimenti erano coinvolti. nessuno ha chiuso con me, nessuno mi ha spiegato, nessuno mi ha chiesto scusa.
    In più devi sostenere, aiutare, capire.
    E non c’è letteratura che ti aiuti, devi arrangiarti e superare il tuo lutto, la tua perdita, la tua fine da sola, senza supporti, senza spiegazioni, senza una chiusa.

  • È stata molto dura io ho iniziato a stare bene da quindici giorni cioè dopo cinque mesi dal giorno che sono stato lasciato inaspettatamente. il consiglio che posso darvi è di non ribellarvi al dolore ma lasciare che vi attraversi completamente perché il dolore è energia che si trasformerà, il pensiero ci sarà ancora a lungo ma il dolore si trasforma,non demordere,io sono arrivato a pensare di farmi del male,abbiate pazienza non demordetenon prendete farmaci non cercate altre relazioni inutili finché non elaborate il lutto.

  • Ciao a tutti, ho 49 anni, e da sei mesi ho concluso quella che per me è stata la mia storia d’amore più intensa, se non l’unica vera storia d’amore della mia vita , è stato il mio primo amore e ci siamo re incontrati dopo 23 anni, e amati ,amati ognuno a modo proprio per 4 intensi anni, ogni giorno per 4 anni, sò che lui mi ama ancora a modo suo, ma purtroppo non è abbastanza per superare tutti i problemi che ostacolano un futuro insieme, ma non voglio scrivere qui i dettagli di questa storia, ma scrivere di una speranza di felicità.
    I primi due mesi ho pianto tutti i giorni , poi 3 volte alla settimana, poi ho iniziato a fare un corso con gente semplice e piacevole e ho iniziato a stare meglio ma ciò che mi più mi fà affrontare la tristezza, il senso di sconforto, la malinconia dei suoi abbracci, la paura di non avere più la possibilità di amare di nuovo e tanto meno di sentirmi amata, è la ragione!!
    Allora mi blocco e mi interrogo: c’era vera comunicazione? pensavamo davvero entrambi a un futuro a un progetto insieme? c’era fiducia vera fiducia da parte di entrambi?…condividevamo davvero la nostra vita reciprocamente? e quando cerco di darmi le risposte e capisco che non c’è mai un SI secco allora mi dico…. comunque sia non poteva andare avanti.
    Lasciarsi a 20 anni è facile, a 30 ancora, a 40 non tanto , e più avanti si và più è dura, perchè siamo sinceri, se ti capita di amare tanto a 40/50 ti dici, quando mai mi ricapita? e ti chiedi, allora la mia vita sarà questa?? senza l’amore di un compagno? PS io non mi sono mai accontentata di sentimenti labili, e non mi sono mai innamorata facilmente…ma essere felice un giorno sù tre non era giusto.
    Io oggi non sono ancora felice , ma dentro di me una voce mi dice , doveva andare così!!
    E volevo dire questo per me e per tutti coloro che sono nella mia stessa condizione, non mettetevi alla ricerca subito di nuovi amori, ma rincominciate ad amare di nuovo se stessi, a fare cose che ci fanno stare meglio con se stessi, coltivate degli interessi, fate dello sport o se possibile state all’aria aperta, ma soprattutto ho capito che DOBBIAMO CREDERE CHE AMEREMO DI NUOVO E DI NUOVO SAREMO AMATI, e forse stavolta staremo davvero meglio, o incontreremo una persona più meritevole.
    E così due settimane fà un amica di 53 anni dopo essere stata lasciata un anno fà dal proprio compagno a causa di un’altra donna, e dopo aver superato nel silenzio pure un tumore al seno, mi ha detto di essersi inaspettatamente innamorata di nuovo, come non le era nemmeno mai successo da ragazza.
    Dobbiamo amarci se vogliamo essere amati e credere , credere che rincominceremo a guardarci intorno e ha trovare l’amore che ci spetta di diritto, nonostante l’età ….
    Lo dico per me ma lo dico anche x tutti voi…

    • Io mi sto consumando giorno dopo giorno..
      Anche la mia quotidianità ne ha risentito
      Riesco a fare poco e niente
      ….
      Ho paura

  • Salve soon una Donna di 51anni,go initiator in rapport con un uomo Che ha lascio la sua compagna con cui stava da un anni per me,allinizio dalla storia gli go confessato un mio prb di salute,subito aveva detto Che voleva superare tutto con me,poi si e tirato indietro e quiche giorno fa e tornato con la sua ex,il dolore e la delusione mio attanagliano il crore. Non so come uscirne fuori

    • Ciao,la prima cosa che ti consiglio è di soffermarti a riflettere su te stessa.Io non posso dirti con precisione cosa devi fare,ma posso dirti che puoi semplicemente vivere giorno per giorno,facendo ciò che più ti va in quel momento:esci,scherza,vivi e non aver paura di addolorarti,poiché il dolore è sacro e rinnegarlo farà solo male alla tua anima per aver scelto un concetto situato nel tuo inconscio.Quindi non fare schemi,non conformarti ad una società ma si la società,vivendo giorno per giorno e riprogrammandoti.Ricorda che sul web non avrai una risposta concreta e nessuno potrà davvero aiutarti se non te stessa.Davanti ai bivi più grandi della tua vita sei sola e sta a te dimostrare di essere più forte.Tu ora attraverserai un periodo di formazione interiore prendendo in riferimento la tua fine portandoti pregi e difetti e rendersi tuoi e capire ciò che non andava.Poi ricorda che la relazione finisce non sempre per un perché o non cercare risposte,perché quando si è al termine,è solo una dottoressa chimico che cessa instantaneamente.Voglio precisare che nessuno ha il diritto di prevenire le tue sensazioni dicendoti che affogare nel dolore non va bene o è sbagliato perché chiunque lo facesse si potrebbe in una situazione di superiorità nei tuoi confronti e se un giorno ti va di piangere come non mai fallo,fin quando la tua anima non ti chiederà qualcosa di diverso. Se ora non ti piace niente devi insistere apertura all’ispirazione e poi vedrai come le cose cambieranno.

  • Buongiorno a tutti. Sono una ragazza di 35 anni, tre anni fa è cominciata la mia storia d’amore, a distanza ,una storia intensa e profonda che mi ha legata a lui indissolubilmente . Dopo il primo anno cominciano i suoi forti dubbi, mi lascia, dopo poche settimane torniamo in contatto e così per due anni, fra tira e molla ma la solita sua indecisione e insicurezza , lo portano prima a volermi e desiderarmi e poi a respingermi. Io sono sempre stata molto sicura dei miei sentimenti per lui e non l’ho mai nascosto. Poi due settimane fa sento che c’e Qualcosa che non va, domando chiedo, lui non dice nulla. Ed improvvisamente non si fa più sentire, non chiama più ( ci sentivamo ogni giorno). Poi ieri mi ritrovo bloccata ovunque . E trovo delle foto sui social con lui e una ragazza . La sua ex ragazza , lasciatasi con l’attuale fidanzato, si è rifatta viva e lui si è riavvicinato . Erano 5 anni che la loro storia era finita. Gli ho chiesto spiegazioni e mi ha detto semplicemente che si vedono come amici e basta. Che non c’entra con noi e che lui deve tranquillizzarsi e che per farlo ha bisogno di questo. Io sono distrutta e mi sento presa in giro per l’ennesima volta. Fino a poche settimane prima diceva una cosa, ora di colpo non gli importa più nulla di me. Mi sento davvero in un baratro, per lui stavo lasciando famiglia amici e città e mi sarei trasferita, ho fatto di tutto ma non è mai bastato e ora devo fare i conti con questo, lui non prova ciò che provo io e probabilmente mi ha tenuta in stand by nell’attesa che lei tornasse. Mi sento una stupida

  • Raramente commento su siti, sono una persona molto riservata, penso però che il mio commento potrebbe essere utile per quanto sia strano il finale della mia relazione. Tutto credo sia iniziato tempo fa, forse più di un anno fa ma nessuno dei due voleva lasciarsi perché il nostro amore era un po’ diverso, era si sfociato in passione all’inizio ma questa non era una caratteristica che prevaleva, mancava assolutamente. Era un amore dove noi due condividevamo tutto, lui era il mio confidente, io il suo, era un amarsi senza pregiudizi. Ognuno dei due ha messo un impegno diverso in tutto questo, glielo ho pure detto, e questo impegno si vede era diverso perché quando parlavamo del futuro, lui non voleva programmare. L’errore più grande penso sia stato essere abituata di essere la sua confidente e non accorgermi che lui si stava rendendo conto di non rendermi felice e di dovermi lasciare. In questi anni però mi sono consumata, ho messo così tanto impegno nel noi, che non mi sono accorta di aver ignorato me stessa. Io però sono stata forte, quando si è iniziato a staccare, gli ho lasciato la possibilità, mi sono però scordata la cosa più importante, non mi sono staccata io. Lo percepisco come una droga, io non mi sono mai drogata, ne lo farei, ma vi assicuro quando amate così senza pregiudizi e accettate tutto dell’altro, è difficile staccarsi perché è come se il vostro amore avesse una freccina come nei limiti e tendesse all’infinito. E anche il suo tendeva all’infinito, ma partiva in modo diverso, perché non si era perso nell’infinito come me. Nell’ultimo periodo dal mio punto di vista lui aveva preso molto spazio, io no, io ancora cercavo di donargli il mio tempo e soffrivo perché lui non faceva come me il sacrificio di scegliere ma mi metteva in fondo. é brutto essere amati e nel contempo essere l’ultima scelta. Era già un messaggio quello, ma queste fini chissà perché arrivano sempre nel momento sbagliato, almeno a me non mi sembrava il momento. Ma a pensarci, è proprio quando siamo stra impegnati che si vede davvero l’altro. Io per mia caratteristica sono uno specchio, non sono capace di nascondere nulla e si è visto in questi giorni. é arrivato tutto in modo inaspettato, per me, lui non ha avuto tatto quando ha lanciato la prima bomba, lo ho dovuto rimproverare per questo. Mi ha così, improvvisamente detto che sembravamo più amici che fidanzati, dopo anni insieme, almeno per me è un lasso di tempo lungo il nostro, non mi aspettavo questa frase. Ho passato 2 giorni a disperarmi, lo ho obbligato a vedersi tutti quei giorni perché non capivo e provavo questo forte dolore al petto. All’inizio era solo paura di essere lasciata, poi è diventata paura per i miei sogni con lui, sogni che (purtroppo va detto per una volta) il coglione non condivideva. Il terzo giorno ci siamo rivisti e mi ha detto: ti vedo come un’amica, lì è arrivata la freddura maggiore, prima non sembravamo fidanzati perché ci vedevamo poco e poi ero la sua amica. Mi ha sconvolto, e prima sono stata male per noi, poi mi sono resa conto di stare male per i miei sogni che non erano stati un noi, dal mio punto di vista lui aveva smesso di impegnarsi forse dopo nemmeno 6 mesi di noi, e capite, noi avremmo pure passato la vita insieme per sempre, perdendo però qualcosa entrambi. è stato difficile, ha rimesso a me il vigliacco la scelta di cosa fare, dal mio punto di vista era un casino, avevamo dei programmi insieme abbastanza inderogabili. Avevamo programmato il capodanno con amici, capodanno che io non avevo voglia di fare ma che cosa fai quando una persona che ami vuole fare una cosa e te sei talmente stanca che non hai la forza di cercare nulla? Gli dici di sì, perché lo rendi felice e tu non lo vuoi vedere triste. Ecco, non ho ancora deciso se andrò, perché cavolo bisogna ammettere gli uomini hanno una puntualità nel lasciare stratosferica. Quando gli ho espresso questo pensiero mi ha proposto di provare fino a dopo le ferie, a quel punto l’ho guardato e gli ho detto a cuore aperto: si farebbe l’errore della ex, ti ha lasciato dopo le ferie. Perché lo so che è difficile programmare, decidere di fare qualcosa quando non sei sicura, ecco, io sono sempre stata insicura su qualsiasi ferie con lui. Mi ricordo sempre che ho avuto paura di lasciarlo prima di queste. Comico no? Però non parlavo con lui di rottura, perché io non lo avrei lasciato, perché lo amo a prescindere dai problemi. Però i problemi si ingigantiscono e lui alla fine si è un po’ alla volta arreso. Non so quando sono diventata la sua amica, come mi fa male pensare che lui potrebbe un giorno sostituirmi. Ma se non stava bene con me non si poteva continuare. Gli ho quindi detto che no, non potevamo continuare perché lui non mi dava quel minimo che mi serviva e cioè l’affetto che avevo iniziato a sentir mancare. Questo è come è finito tutto, ho passato dei brutti giorni e ho accettato tutto questo. Il mio problema è che lui in questo momento ricopre la posizione di migliore amico, e spero resterà lì per me, ma so che non sarà più il mio amore da relazione perché mentre stavamo insieme ho avuto almeno 2 innamoramenti, uno recentissimo e quando mi sarò ripresa spero di avere la fortuna di reincontrare l’ultimo, quel ragazzo che le mie amiche non consideravano bellissimo ma che per me era una bella persona dentro, una bella persona che devo controllare e verificare se è impegnata. Il mio problema? Di lui ho solo il nome, cognome e email. Non lasciati specificatamente per me, e quindi non posso sapere se magari condivide l’interesse. Però ricordatevi, prima di passare a una nuova relazione, trovate voi stessi, perché io ora mi sento persa e ci vuole tempo per riprendersi. Ma donatevi di nuovo a qualcuno, perché la vita è una e tutti vorremmo una persona che ci sia per noi. In tutto questo lui è stato il mio secondo grande amore, ma l’unico che ho vissuto in una relazione, ed è stata bellissima perché nonostante tutto è stato bello stare accanto a una persona che per me era bella dentro. Sarà difficile passare a un’amicizia, molto difficile per me, ma lui ha già fatto quel passo e visto che le amicizie sono preziose e rare, voglio arrivarci anch’io.

    • Non sai quanto mi rivedo in tante cose che descrivi..
      Mi sento malissimo..
      Qsto dicembre è stato ed è devastante
      È tutto un inferno interiore
      Non so se ce la farò..

  • quanto dolore che si legge, ed ogni volta capita quando non c’è un equilibrio nella coppia, quando uno dei due ama e l’altra persona è più superficiale..

    Io sono separato con due bambini, e un anno fa ho avuto la disgrazia di conoscere e innamorarmi di una ragazza spagnola di 34 anni per la quale ho commesso l’errore gravissimo di trasferirmi a Malaga dopo aver trovato lavoro.

    E’ stato un inferno, litigi continui anche quando i miei figli mi hanno raggiunto nel periodo estivo. Ma io ero completamente preso da lei, al punto da soffocare completamente la razionalità, in base alla quale avrei dovuto fuggire immediatamente e cancellarla dalla mia esistenza.

    Raccontare questa storia in due righe è difficile, ci vorrebbe un libro intero … il sunto è che mi convince a tornare in Italia, facendo quindi la felicità dei miei figli. Torniamo, trovo il lavoro, troviamo l’appartamento… e dopo due giorni nel nostro appartamento, mi dice che deve andarsene in Spagna, per iniziare la sua attività e per curarsi, anche per spiegare questi due dettagli ci vorrebbero almeno 10 capitoli del libro, quindi parte e se ne va.

    Io cerco lavoro nella sua città, e lo trovo (sono uno sviluppatore informatico) … do le dimissioni a Torino, e questo Martedì che viene avrei dovuto partire … salvo che, ora, sono due settimane che non mi risponde al telefono, e nemmeno ai messaggi whatsapp … ed è viva, perchè va online ma non mi legge i messaggi…

    in compenso mi ha scritto sua madre, dicendomi che è finita …

    ed eccomi a 47 anni a provare lo stesso inferno che molti di voli hanno descritto qua sopra …

  • Ciao a tutti, mi chiamo Paola e leggendo tutte le vostre storie ho provato un senso di…passatemi la parola…conforto. non certo per la sofferenza che ognuno di noi ha provato, e prova ancora. Più che altro la condivisione con altre persone, seppur sconosciute, mi fa sentire più forte e meno sola. Spesso ci chiudiamo in noi stessi e ci piangiamo addosso, sentendoci soli e disperati, ma non è così. A 45 anni sono stata mollata dopo tre anni di intensa convivenza, c’era stata una separazione di un mesetto ma sembrava che nulla e nessuno potesse porre fine a questo amore fantastico, forte, sincero…premetto che per me, che uscivo da una serie di traumi e lutti, è stata dura accettare la differenza di età -lui era più piccolo di me- e le insicurezze, le paranoie e la depressione in cui ero annegata anni prima hanno portato alla inevitabile prima rottura, dopodiché ho fatto come la fenice…sono risorta dalle mie ceneri, per me stessa e per lui, e ho dato il meglio di me. In effetti mi è stato riconosciuto da tutti e da lui stesso. La nostra storia ha preso un’impennata favolosa…peccato che lui sia rimasto dov’era, come se il cambiamento spettasse solo a me. Ma in ogni coppia le responsabilità di una rottura sono 50 e 50, a meno di tradimenti….chissà perché invece ero io ad essere sotto esame. E lui, che non voleva scendere a compromessi neanche col tappeto rosso e la massima comprensione, alla fine si è disamorato, forzandosi per due mesi, a detta di lui, nei quali abbiamo condiviso bellissime esperienze e lui, premio Oscar per la recitazione! Non ha voluto condividere i suoi dubbi e la rabbia alla lunga lo ha divorato. Mi ha lasciato come si lascerebbe una che ti ha messo le corna, quando io lo avevo solo amato con tutta me stessa e credo pure di avergli fatto un gran bene! Ma lui ha voluto vedere tutto ciò che dicevo o facevo come una eterna critica alla sua persona, per non mettersi in discussione e per non fare quel sacrificio, quel piccolo passaggio che porta una relazione a un livello superiore. E qui finisce tutto. Io sprofondo ogni giorno di più. Inoltre si è portato via tutto da casa…per carità, meglio così, almeno le speranze o le illusioni di un eventuale ritorno sono crollate insieme alla mia voglia di vivere. Ma come dicono tutti, d’amore non si muore e nel mondo ci sono 7 miliardi di persone…insomma, quando ne usciremo sarà bello tornare a vivere e a sperare. Buon Natale a tutti voi!

  • ciao, sono elena, ho 59, e da due anni il più grande amore che possa esistere se ne è andato e non ha più voluto vedermi…sono due anni ma sto male come il primo giorno, non passa mai..

  • Ed eccomi qui….anche io nella situazione che nessuno mao dovrebbe vivere. Una storia finita dopo 3 anni, di cui 2 di convivenza. La sensazione di nulla fa quasi girare la testa. È difficile, forse impossibile poter avere la lucidità di accettare. Ho 37 anni ed avevo riposto tutta la mia fiducia in questa storia. Credevo fosse la storia della mia vita. E invece…. E invece l’ho rovinata perché volevo un figlio e, secondo lui, non era il momento. Quel no, mi ha ferita così tanto, che ho detto “allora non abbiamo più nulla da dirci”. Ho chiesto scusa, ed ho spiegato che nn volevo dire quelle parole. Ma non è servito. Lui ha deciso di andare via di casa. Ho provato fino all’ultimo. Nulla. Manca, manca tutto. Vivo in un limbo di incredulità, che alle volte togli il respiro. E tutto per colpa mia. Provo a farmi forza, ma mi odio per quello che ho fatto.

    • Chiara, in termini molto diversi ma anche io mi sento in colpa per aver perso un ragazzo tanto dolce e presente.. ti andrebbe di raccontarmi poi come sono andate le cose per te? Sto vivendo un incubo, e forse sapere come sarà domani.. non so potrebbe confortarmi
      Grazie

  • Salve a tutti.
    Come molti di voi, anch’io mi ritrovo, a 40 anni, nella stessa situazione… quella di perdere la persona che si ama.

    Io e lei ci siamo conosciuti circa 2 anni sul lavoro (anche se lavoravamo a distanza) in modo del tutto casuale e solo ed esclusivamente per telefono. Fin qui nulla di anormale, eravamo semplicemente due colleghi che parlavano di lavoro (come sicuramente succederà a molti di voi).

    Con il passare dei giorni, però, iniziava a svilupparsi in noi una sorta di complicità e piano piano iniziava a crescere un sentimento sempre più forte, nonostante la nostra differenza di età di 12 anni.
    Proprio questa differenza, nella mia mente e nel mio cuore, erano lo scudo che mi proteggeva dal cedere all’amore, continuandomi a ripetere che anche se in amore l’età non conta, conta però a livello di esperienza di vita e di maturità (che non è sempre detto). Nonostante tutto, lei con la sua semplicità e con il suo modo di fare, ha sgretolato il mio scudo, per poi entrarmi nel cuore e pian piano a diventare il mio respiro ed il mio battito.
    Purtroppo però, seppur con la crescita dell’amore, ci trovavamo a vivere un rapporto a distanza che riuscivamo ad abbattere con whatsapp, ma che va da se non è la stessa cosa.

    Riusciamo finalmente a vederci dopo più di un anno, dopo diversi alti e bassi nel rapporto, e passiamo insieme 3 giorni meravigliosi. Il mio cuore scoppiava di gioia ed io non facevo altro che perdermi nei suoi grandi occhi versi.
    Passati questi tre giorni e dopo essere ripartito fra le lacrime (piangendo sul treno tutto il tempo), ci eravamo ripromessi di passare più tempo insieme e di non far passare troppo tempo.

    Così a gennaio eccomi di nuovo da lei, ed anche qui (almeno io) passo due giorni meravigliosi in sua compagnia, amandola con ogni fibra del mio corpo e con tutta la mia anima.
    Passati i nostri due giorni, volati via troppo velocemente, riparto per tornare nella mia città, ma con la consapevolezza che ci amavamo tanto ed iniziavamo anche a fantasticare sul nostro matrimonio, location, invitati, etc…

    Arrivati a Marzo, causa Covid, la mia idea di andare da lei per stare insieme salta del tutto e le avevo promesso che non appena sarebbe stato possibile, sarei andato da lei e sarei rimasto più di una settimana per poterla avere con me e per non lasciarla andare più via da me.

    Fin qui tutto bello, ma era solo il preludio al dramma, la classica quiete prima della tempesta.

    A fine aprile, erano già un paio di settimane che la sentivo diversa quasi fossi un amico, (mi diceva che era sotto stress per via della vita dentro casa forzata, quindi mi sono tranquillizzato), così parlando su whatsapp dopo pranzo, ci prendiamo un pochino in giro scherzando, ma le sue risposte erano troppo strane e così ho fatto la domanda più classica “Mi ami ancora?” e lei mi ha semplicemente risposto “Non so se ti amo ancora”.
    Tutto il mio mondo è crollato in pochi secondi, la mia testa era nella confusione più totale, mentre nel cuore sentivo solo tanto dolore.

    Dopo aver parlato con lei telefonicamente, mi ha detto che da febbraio sentiva che qualcosa era cambiato e che ora mi voleva bene come un amico (credo che se mi avessero sparato in quel momento non avrei sentito nulla) e che in questi due anni lei era cambiata…. Da allora mi ha bloccato su tutti i social e telefono e non ho più notizie di lei.

    Io ormai mi trascino ogni giorno da 15 giorni, piangendo sotto la doccia e sentendo sempre una morsa al petto.
    Ho parlato con qualche amico di questo, ma è una tranquillità effimera, svanisce non appena sono solo con i miei pensieri. Sto provando diverse tecniche e anche audio con ipnosi per cercare di superare il dolore, ma da 15 giorni a questa parte io sono semplicemente un “The walking Dead”.
    So che devo andare avanti, ma in realtà l’unica cosa che vorrei, sarebbe di averla tra le mie braccia, perdermi nuovamente nei suoi occhi e dirle che la amo da impazzire.

    • Sono sempre Daniele,
      un altro consiglio che può essere utile, bloccate l’altra persona dai social, cancellatela, fate in modo che non possiate andare a vedere cosa fa cosa scrive, con chi esce.
      Non scrivetele, se non vi risponderà vi sentirete peggio perchè inizierete a pensare che non vi meritate nemmeno una sua risposta, se lo farà vi aggancerete a quelle parole che qualsiasi esse siano potrebbero illudervi, quando ormai la decisione è stata presa.
      Non scrivetele fino a quando non sarete certi che non vi possa più scalfire. Ogni volta che avete voglia di scriverle, prendete un foglio e riportate quello che pensate sul foglio, piangete anche, poi riponete via il foglio in una scatola e così via.
      Arriverete ad un certo punto che vi rendere conto di quanta sofferenza avete posto in quella scatola, se ve la sentite potreste rileggere quello che avete scritto, dopodichè stracciate via il foglio con le vostre parole, sarà liberatorio.
      Un giorno all’improvviso quelle parole non vi creeranno alcun dolore, sarete persone nuove, libere.

    • Ciao, sono Daniele,
      leggendo la tua storia vedo in parte la mia. Non so se tu stia meglio ora, mi auguro di si, nonostante tutto voglio lasciarti la mia testimonianza.
      Anch’io ho quasi 40 anni, lei un po’ più piccola.
      Conosciuti al lavoro ma essere distanti, e a poco a poco quasi senza rendersene conto capire che qualcosa stava maturando. Nel frattempo rimango con i piedi per terra cercando di vedere con lucidità la relazione ma anche abbandonandosi al fatto che aprirsi e accogliere il bene di qualcun’altro è magico.
      E’ andata cosi, ci siamo messi insieme a gennaio e nonostante la distanza provavamo ad organizzare di vederci quando si poteva compatibilmente con gli impegni di tutti e due. Poi è arrivata la pandemia, abbiamo passato tutto il periodo a tenerci compagnia, a fare videochiamate e fantasticare e programmare le ferie i prossimi appuntamenti.
      Ci siamo rivisti dopo la quarantena ed è stato come riallinearci però il tempo passato insieme era sempre troppo poco. In una di queste volte lei mi presenta i suoi amici, mi chiede di cercare lavoro da lei e che mi vorrebbe sempre lì. Mi stavo attivando, ho iniziato a prendere i contatti mosso anche dalla sua spinta.

      Una settimana dopo mi dice che non sente più l’entusiasmo che sentiva all’inizio, non ne sa dare una motivazione reale ed io finisco in un vuoto cosmico di stupidità, fallimento, delusione dolore. A quasi 40 anni mi ritrovo solo con una persona che era stata in grado di farmi aprire nuovamente e che non mi vuole più.

      Se può esserti utile io ho smesso di darmi una motivazione, può avere trovato qualcun’altro?non lo saprò mai, ho semplicemente analizzato le cose per com’erano e forse possono darti una mano.

      Non abbiamo considerato che la distanza distrugge coppie consolidate e che probabilmente la storia sarebbe durata anche meno se non fossimo stati così affiatati.

      il rapporto a distanza è difficile da gestire; non condividi nulla e alla fine senza alcuna distinzione ti rendi conto che fare le cose da solo o con il partner è la stessa cosa. Si vive in una bolla fatta di aspettative ma che per essere sostenuta ha bisogno di una base di realtà.

      L’amore può essere svanito perchè dovevate concentrare in quel poco tempo, tutto, senza la possibilità di far fluire le cose, inoltre poi sopraggiungeva lo sconforto di doversi salutare troppo presto e ricominciare d’accapo la volta dopo. Un po’ come quando si ha molta fame ma si è obbligati a mangiare in piatti piccolissimi, all’inizio accetti anche di non saziarti ma dopo un po’ che non mangi rivaluti anche l’idea, pensando che ti vada troppo stretta.
      Probabilmente lei si è sentita soffocata da una situazione che non era di facile risoluzione, difficile da gestire e l’impossibilità di vedersi tutte le volte che si ha voglia è molto limitante.
      Quello che devi capire e che non è colpa tua per come sono andate le cose, hai fatto tutto quello che ti sentivi di fare e avete pensato che probabilmente poteva funzionare ma era il vostro impulso che vi muoveva e non la ragione che è quella che poi consolida i rapporti.
      Mi auguro tu ti senta meglio, spero anche che queste parole possano servire anche a chi stia vivendo ora una situazione simile. Cercate di analizzare appena potete, anche con degli amici, in modo razionale cosa non poteva funzionare, sarà doloroso ma salvifico.

      Un altro consiglio che può essere utile, bloccate l’altra persona dai social, cancellatela, fate in modo che non possiate andare a vedere cosa fa cosa scrive, con chi esce.

      Non scrivetele, se non vi risponderà vi sentirete peggio perchè inizierete a pensare che non vi meritate nemmeno una sua risposta, se lo farà vi aggancerete a quelle parole che qualsiasi esse siano potrebbero illudervi, quando ormai la decisione è stata presa.

      Non scrivetele fino a quando non sarete certi che non vi possa più scalfire. Ogni volta che avete voglia di scriverle, prendete un foglio e riportate quello che pensate sul foglio, piangete anche, poi riponete via il foglio in una scatola e così via.

      Arriverete ad un certo punto che vi rendere conto di quanta sofferenza avete posto in quella scatola, se ve la sentite potreste rileggere quello che avete scritto, dopodichè stracciate via il foglio con le vostre parole, sarà liberatorio.

      Un giorno all’improvviso quelle parole non vi creeranno alcun dolore, sarete persone nuove, libere.

      Prendetevi cura di voi stessi

  • Ciao,non so da dove iniziare e probabilmente non so nemmeno se quello che dirò avrà un senso, ma leggendovi mi ha fatto sentire meno sola.Leggendovi ho capito he scrivere e raccontare la propria storia a persone che sono nella tua stessa situazione, forse un pò di sollievo lo dà.La mia storia di 5 anni è finita a marzo esattamente quando è scoppiato il covid.Io e la mia ragazza abbiamo passato 5 anni in cui dirvi che la storia sia stata VIVA è davvero riduttiva.Una storia fatta di alti e bassi, con errori da parte mia per una mancanza che più volte ho espresso a lei(confrontarsi)di cui io necessito come ossigeno.Spiegandole che la diversità di pensiero non doveva essere impostata solo accolta ecc ecc. e altri errori da parte sua con la pretesa che non sbagliasse mai,che non si mettesse mai in gioco.Ci siamo amateli mi dice che mi ha matto da impazzire,io le ho sempre detto che l ho amata davvero.Abbiamo viaggiato, visto posti mozzafiato, abbiamo riso, cantato a squarciagola nei concerti,pianto,affrontato operazioni in ospedale,ecc……SONO STATI 5 ANNI DAVVERO INTENSI.

    Io per motivi di lavoro sono via 9 mesi all’anno, ovviamene con la possibilità di muovermi nei weekend con impegni permettendo!Questo era l’anno in cui mi sarei finalmente fermata a casa progettando così di andare a vivere insieme, per poi fare un bel viaggio nella mia città natale(Brasile) e poi più in là avremmo voluto avere figli nostri e salvare,adottando,una vita proprio come è successo a me.Più volte mi ha chiesto quando l’avrei sposata, ma non ne sono mai stata pronta proprio perché avrei voluti dare a lei dellesicurezze,la prima è che mi sarei trasferita definitivamente a casa e via dicendo.Insomma inizia la quarantena io mi trovo lontana e lei purea non riuscivamo più a comunicare,era un continuo litigare fino a quando due settimane dopo le chiedo”vuoi dirmi qualcosa’” e lei li inizia a dirmi che sta male, che non riusciamo più a comunicare, che lei pensava che questa quarantena ci avrebbe unite invece ci ha allontanate, che aveva capito che forse non ero io la persona giusta per Lei,che mi amava ancora ma che stava soffrendo troppo & altro.Così ad aprile chiedo il permesso per tornare a casa e vado da lei, passiamo 4 giorni a piangere dove lei mi dice che consapevolezza aveva scelto.Rimango4 giorni poi me ne vado percentuale la situazione stava diventando troppo pensate,abbaimo pianto tantissimo entrambe.
    Lascio passare un mese e le chiedo se le andasse un caffè per stare tranquille, ridere un pò insieme ecc.Ci vediamo e lei mi dice che avrei dovuto tornare da lei due giorni dopo e gridarle in faccia che era lei la donna della mia vita, che volevo solo lei ecc ecc e io le ho detto che non avevo le forzeremo stremata.So che non vi interessa ma avevo le mie buone ragioni per averle risposto cosi e facendola molto breve, sono una ragazza di 29 anni e sono un’atleta professionista,ho rotto in crociato a fine anno e il percorso per rimettermi è stato fisicamente e mentalmente molto doloroso, arrivavo ad aprile con il 4 mese di riabilitazione,da una quarantena a 400km da casa da sola e lei che mi diceva che non voleva più continuare perché non poteva chiamarmi in quel periodo con l’ansia che avremmo litigato, che si è sentita sola!

    Arrivo alla fine di una storia in cui sono stata lasciata perché non sono stata forte in un momento mio di totale fragilità, vado avanti con la consapevolezza che quel momento per me sarebbe passato e che l’avrei amata ancora e mettendo finalmente i mattoncini per i nostri progetti.Vado avanti anche se a volte durante la giornata mi sale l’ansia e penso a quello che potrebbe fare o come stavano avanti con la consapevolezza che ricorderò questo amore e questa storia con la consapevolezza che sia stata la storia più vera che io abbiamo mai vissuto nonostante le lacune.Vado avanti con l’aiuto della mia famiglia e delle mie amiche, anche se i momenti per stare da sola affronto la realtà.Vado avanti e lo farò senza rimpianti, ma con la consapevolezza che questo amore è stato qualcosa di magico.Vado avanti, ma ora vorrei piangere, ancora un pò.

    Ragazzi lasciate che vi dica una cosa.
    L’amore è una cosa magica, ma per poterlo fare bisogna prima di tutto imparare ad amare se stessi, valorizzatevi,non abbiate paura di mettervi in discussione, dite la vostra, ma non imponetela agli altri, siamo belli proprio per le nostre diversità,aprite la vostra mente e ascoltatevi perché quello che il vostro cuore dice ha più RAGIONI della vostra testa e perché buttare via un’opportunità per il vostro orgoglio è davvero uno spreco.Se state male, ascoltatevi,respirate,piangente ma vivete il vostro dolore perché così facendo sicuramente diventerete persone più ricche, poi però reagite perché se è vero che si può subire una “sconfitta ” è assolutamente vietato non provare a reagire.Buona vita ragazzi e fate tesoro di quello che siete e miglioratevi,miglioratevi e soprattutto;SORRIDETE

  • ho scritto di getto e mi sono accorta di aver scritto parole in modo sbagliate,chiedo umilmente scusa,ma scrivere di getto senza rileggere prima di pubblicarlo mi ha fatto bene.
    Se dovesse esistere una chat in cui si possa parlare, conoscersi o esserci d’aiuto, fatemelo sapere per favore

  • Buongiorno volevo un consiglio ho una relazione che dura da circa sei anni Lui ha 70 anni e io 59 In questo periodo non sto più bene con lui (già in passato ci siamo lasciati)e un rapporto noioso troppo noioso si lavora si fa la spesa il sesso (lui è molto fissato ma ormai fare sesso è noioso stiamo lì ore ma purtroppo lui riesce a soddisfarsi dopo tanto)
    Non si fa mai niente anche io ho le mie colpe ma sono stanca di tutto ciò che devo fare?

  • Salve a tutti. Sono qui più che altro per chiedere un consiglio da esterni.

    Sono stata lasciata 4 giorni fa, inutile dire che stia a pezzi, non riesco a mangiare e mi sto fisicamente deperendo.
    Sono stata lasciata da un ragazzo fantastico (che a gennaio partirà per fare un’esperienza lavorativa di 4 mesi a Barcellona), mi ha lasciata dicendo di essere al limite della sopportazione per i miei continui sbalzi d’umore, (per varie problematiche passate e presenti della mia famiglia, avevo dei momenti di forte sconforto apparentemente senza motivo). Lui ha sempre cercato di starmi vicino, palesando però che questa cosa lo faceva soffrire. Vedeva me stare male, si sentiva impotente(quando invece con lui stavo meglio), e questo senso di inadeguatezza lo ha logorato fino a sua detta, passare una notte insonne (problema per lui perché deve scrivere la tesi e ha bisogno di essere concentrato e sereno) fatto che come l’ennesima goccia di un vaso ha fatto traboccare tutto. Io ora sono andata via dalla mia città, sono in un’altra capitale europea, ma potrei essere anche in uno scantinato, il mio umore non cambierebbe di una virgola.
    Mi manca come l’aria, mi ha tolto la terra da sotto i piedi nel momento peggiore.
    Ma arrivo alla domanda:
    Dopo che mi ha lasciata, ha tenuto a venire da me per spiegarmi, piangendo mi diceva di essere davvero dispiaciuto, che non avrebbe mai voluto perdermi è che mi vuole bene, ma anche che porterà avanti la sua decisione nonostante il cuore lo porti a me, deve ascoltare la testa per il suo bene. Io da allora sono sparita totalmente, più un messaggio più niente. Sono passati 4 giorni, e il fatto che lui sia riuscito a eclissarmi così, mi logora da morire. Dovrei essere io a ricercarlo? Da una parte è vero, sto male comunque, risentirlo sicuramente per me sarebbe una bomba atomica emotiva.. ma sento di non aver fatto abbastanza. Dall’altra mi ha lasciata lui, lui ha deciso di non volermi più nella sua vita.. dovesse (e non succederà) cambiare idea, dovrebbe essere lui a tornare.. cosa fare? Sto impazzendo..

  • Ciao
    Io e mio marito siamo tornati insieme dopo 7 mesi di separazione perché l’ho cercato io.
    Lui dopo i primi 4 ha iniziato una relazione con un’altra donna che ha concluso immediatamente quando ci Siamo rivisti.
    Io non riesco a superare questa cosa. Per me è diventata un’ossessione qualunque cosa facciamo mi viene in mente che lui ha condiviso la sua vita con Un’altra donna. So che sarà stata un’ancora di salvezza per lui., ma non riesco a riconoscere l’uomo che avevo per cui esisteva solo io. Quando non c’è l’ho fatta più io sono andata a cercarlo, lui ha cercato un’altra. Questo pensiero mi uccide. Lui dice che non è venuto da me perché pensava che lo odiassi.

  • Mio marito sta vedendo qualcun altro, come faccio a ripristinare l’amore che una volta condividevamo

  • Buongiorno, l’amore non finisce solo fra due innamorati, ma la cosa peggiore è quando un figlio ripudia i genitori. Nostro figlio è vissuto con noi fino a 35 anni, lo abbiamo fatto studiare, alla laurea gli abbiamo regalato un auto , ha trovato un buon lavoro e finché è stato con noi non abbiamo preteso nulla, anzi gli compravano tutto ciò che chiedeva. Ha conosciuto una ragazza, eravamo contenti, ma andando avanti le richieste aumentavano e non sempre potevano essere esaudite, dal momento che abbiamo detto no, si è creato un muro, non ha voluto sapere più nulla, ha bloccato il cellulare insomma tutto. Non sappiamo nulla di lui , da 7 anni vive nel mutismo più assoluto.

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